lunedì, 16 settembre 2024
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Elezioni comunali: ad Arcade confronto dall'esito incerto

In lizza alle comunali tre liste civiche, ma con riferimento a centrosinistra, Fratelli d'Italia e Lega

Anche il Comune di Arcade va alle urne nella tornata elettorale per le Amministrative del 14 maggio prossimo.
Il comune conta quasi 5.000 abitanti, con un’alta densità abitativa a dispetto del piccolo territorio su cui insiste, che lo identifica come il secondo più piccolo Comune della Marca trevigiana per superficie.
Sono tre i candidati e gli schieramenti in campo. Si presentano come liste civiche, ma qualche simbolo politico appare nei loghi che le contraddistinguono.

“Lista Civica per Arcade” candida a primo cittadino Mario Pavan, 66 anni, già sindaco negli anni ’90 e candidato sindaco nel 2020. Appoggiato dai partiti di centrosinistra, ha come programma il miglioramento della viabilità, il ripristino del palazzetto dello sport, il reperimento di fondi per la realizzazione dell’asilo nido, il rafforzamento della pianta organica dei dipendenti comunali, la cura del rapporto con i cittadini.

Nico Presti è il candidato primo cittadino della lista “Nico Presti per Arcade”.
62 anni, già sindaco del paese per due mandati consecutivi, appoggiato da “Fratelli d’Italia” e varie altre componenti di impegno civico, ha come obiettivi: portare a termine i lavori al palazzetto dello sport; realizzare una mensa scolastica per servire elementari e medie; riqualificare l’ex macello a utilizzo sociale; realizzazione di percorsi ciclo pedonali in consorzio con i Comuni limitrofi, al fine di qualificare il territorio in senso eco ambientale; realizzazione di opere complementari nel parco di villa Cavalieri, sede comunale.

La terza lista, “Progetto Arcade”, a trazione leghista, è capeggiata dal candidato sindaco Dionisio Siviero, 63 anni, leghista di lungo corso, già assessore alle Attività produttive nell’ambito dell’Amministrazione uscente, che si pone nel solco della continuità con l’azione amministrativa del compianto sindaco Fabio Gazzabin, puntando al completamento delle opere e del programma in essere, unito a iniziative di efficientamento energetico, incremento del bici plan e garantendo supporto alle associazioni sportive e culturali del territorio.

Sicuramente, l’esito del confronto si preannuncia assai incerto, per lo scenario politico inedito, e considerando anche il momento di scarsità di finanziamenti e di magri bilanci, a maggior ragione quando si tratta di piccole realtà comunali, che però hanno le stesse esigenze amministrative delle più grandi realtà.
La cittadinanza si aspetta maggiore interconnessione tra amministratori e popolazione, specialmente intorno a temi cruciali come il sostegno alle famiglie, l’intercettazione del disagio giovanile che si va ampliando, il tema della sanità pubblica in periodo post-pandemico, il lavoro precario e la denatalità galoppante che preoccupa.

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