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Cava Morganella, per la Regione si può scavare ancora
Approvato il progetto della Biasuzzi per arrivare fino a sessanta metri di profondità. La richiesta di approfondimento pare fare a pugni con la vigente legge regionale sulle cave.

Nei giorni scorsi la commissione regionale Via per la Valutazione di Impatto ambientale ha approvato il progetto di approfondimento della cava Morganella tra Paese e Ponzano Veneto.
Con otto voti contro quattro ha confermato il primo parere del 2013 approvando il progetto di Biasuzzi Cave Spa - Calcestruzzi S.p.A. - Superbeton S.p.A. che prevede di approfondire la cava Morganella dagli attuali 40 metri di profondità fino a 60, con un’escavazione di 6 milioni di metri cubi di ghiaia in 15 anni tutti sottofalda.
La richiesta di approfondimento pare fare a pugni con la vigente legge regionale sulle cave, la 44 del 1982, perché il limite massimo di profondità è stabilito per legge in un quarto del rapporto tra l’area e il perimetro (articolo 44, lettera g). La cava in oggetto ha un perimetro di 3.723 metri e una superficie di 644.749 metri quadrati, perciò il loro rapporto è di 173 che diviso per 4 (un quarto) porta a 43 metri il massimo di profondità ammessa per legge.
Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente e di Ecodem ha così commentato l’ok della commissione regionale: “Denuncerò questo atto alla Commissione europea che su questo progetto, che prevede lo scavo dentro la falda acquifera, aveva affermato che la «la direttiva quadro sulle acque, la 60 del 2000 impone agli Stati membri di adottare misure volte a prevenire il deterioramento dello stato dei corpi idrici sotterranei e di superficie. Alterazioni significative del livello dei corpi idrici sotterranei possono ripercuotersi sugli ecosistemi terrestri e di superficie connessi»”.