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Castelli di Monfumo: domenica 22 il saluto ai Padri Canossiani

Avevano servito la comunità sin dal 1933

Padre Giacomo Giacomin non nasconde la sua tristezza: salutare la parrocchia di Castelli di Monfumo, il 22 settembre alla messa delle 9, sarà tutt'altro che facile. I padri Canossiani, che hanno servito questa comunità fin dal 1933, si apprestano a dare il loro saluto. “Qui ci consideravamo di famiglia - continua -, avevamo l’abitudine di andare a trovare le famiglie e tutti erano profondamente legati a noi”. Il rapporto tra la comunità e i Padri Canossiani è stato, ed è ancora, un legame forte, che ha resistito al passare del tempo. La chiesa, ogni domenica, era un punto di riferimento, un luogo di incontro e di fede.

La decisione di chiudere la casa si è resa necessaria dal ridimensionamento a cui l'Istituto deve far fronte. Come è noto, l'attenzione principale dell'ordine è rivolta alla gioventù, e proprio in specifico ai giovani si è sempre dedicato il loro ministero, anche qui a Castelli di Monfumo. Dopo che le Suore Canossiane chiusero la scuola materna nel 1933, i Padri crearono una casa per il noviziato, dove i futuri religiosi trascorrevano un anno di formazione. La casa era collegata allo studentato di Asolo, ed entrambi i luoghi sono stati, per anni, culla di vocazioni. L’area, nota come “La Dimora”, è diventata negli ultimi anni un centro di spiritualità. Tra i nomi che restano nel cuore della comunità, spiccano figure come p. Umberto Lissandrin, tragicamente scomparso, p. Felice De Martin, che fu anche Padre Maestro, e il maestro dei novizi, padre Lazzaro Zambon. Oggi, ancora presenti, vi sono p. Claudio Martin e p. Gianluigi Andolfo, che, con don Giacomin, si preparano a concludere questo capitolo di vita comunitaria.

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