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Castelfranco: alla scoperta di Giotto
Al Patronato della Pieve mostra sugli Scrovegni: l’esposizione è stata portata in città grazie al prezioso aiuto dell’associazione Rivela di Campigo. Offre in sostanza una fedele riproduzione fotografica in scala uno a quattro delle pareti della cappella.

Anche Giotto arriva in città a Castelfranco Veneto, nelle prossime settimane, grazie ad una mostra sulla cappella degli Scrovegni, opera massima del pittore fiorentino, che sarà allestita nella nuova sala polivalente del Patronato in Borgo Pieve. Nata da un progetto del centro culturale Terzo Millennio di Chioggia, promossa dalla Regione e dall’Ufficio scolastico veneto, è stata portata in città grazie al prezioso aiuto dell’associazione Rivela di Campigo, ormai al suo 16° anno di attività, e offre in sostanza una fedele riproduzione fotografica in scala 1:4 delle pareti della cappella.
“Quest’anno la struttura che di solito ospita le nostre iniziative culturali è in ristrutturazione - spiega il presidente Loris Varo -, pertanto abbiamo chiesto la possibilità che un progetto tanto interessante prodotto da Itaca e curato da Roberto Filippetti, che è massimo conoscitore dell’opera di Giotto, potesse arrivare a Castelfranco, in occasione dei 750 anni dalla nascita del pittore fiorentino”. La mostra, di fatto, per le sue stesse dimensioni, offre l’opportunità di guardare le immagini degli affreschi con il tempo necessario per cogliere la poesia iconica delle corrispondenze verticali e frontali, del simbolismo dei colori, dei numeri, delle prospettive architettoniche. “Di fronte ai tanti segni di degrado sociale, l’esperienza estetica costituisce un momento privilegiato di ricostruzione della convivenza civile - si legge nella brochure che la promuove -. Infatti, l’esperienza della bellezza attrae, rende più facilmente riconoscibile ciò che è brutto e ridesta i desiderio di bene per sé e per la comunità alla quale si appartiene”.
Dentro a questa iniziativa, che si inaugura il 23 sera con una lectio magistralis del prof. Filippetti alla sala convegni dell’ospedale San Giacomo e che si protrarrà per tre settimane, fino al 13 marzo, circa 40 studenti delle scuole superiori della città si cimenteranno nel ruolo di guide museali. “All’interno dei progetti di alternanza scuola/lavoro, le classi terze del Giorgione e del Nightingale hanno destinato i ragazzi a questo servizio - spiega Loris Varo -. Noi ne abbiamo curato la formazione e la preparazione ma alla fine saranno loro a condurre le visite guidate. I nostri volontari saranno presenti per garantire l’apertura e la sicurezza in sala”.
Ad oggi oltre 60 scolaresche, dalle elementari alle superiori, della castellana hanno prenotato l’appuntamento in mostra, al termine del quale è previsto anche un laboratorio di affresco curato dall’associazione Rivela. “Sedici anni fa avevamo cominciato proprio con Giotto la nostra esperienza a Campigo - ricorda Varo -; essere tra i promotori di questa esperienza di bellezza che genera domande e incontri è la nostra soddisfazione”. Per informazioni www.giottofascuola.it, tel. 0423494988 - 3339107356. Aperta da lun. a sab. 8.30-12.30 e 14-30-18.30 e dom. 9.00-13.00 e 14.00-19.00. Ingresso libero. Il comune di Castelfranco, assessorato alla cultura, partecipa con il patrocinio e un contributo.