Di per sé, l’idea di una “conversione missionaria” della parrocchia non è una novità, perché essa agita...
Carbonera e Silea: ci sarà la pista ciclopedonale, ma i residenti propongono un tracciato alternartivo
All’interno del piano delle piste ciclabili studiato dai Comuni della Marca trevigiana, Carbonera e Silea hanno deciso di completare la pista ciclopedonale di via Castello-Tiepolo, inserita nella ciclovia GiraSile - percorso ciclo-turistico villa Passi.
Il tratto mancante nel Comune di Carbonera dovrebbe ripercorrere il vecchio tracciato tra le case di via Castello, ed essere dotato di un nuovo sottopasso ferroviario, progettato in modo da consentire il transito anche alle persone con disabilità e alle carrozzine per l’infanzia, mentre a Silea dovrebbe insistere sul lato est dell’allée, cioè di quel largo corridoio rettilineo che permette di vedere villa Passi dalla Callalta, a Lanzago. L’opera, del costo di 1,5 milioni di euro, gode dei contributi della Rete ferroviaria italiana, quale rimborso per la chiusura del passaggio a livello di via Bianchini (671 mila euro), e di quelli destinati all’Area urbana di Treviso (395 mila euro). Come sottolinea la sindaca di Carbonera, Federica Ortolan, oltre a valorizzare il territorio, dovrebbe tra l’altro risolvere i problemi di sicurezza per ciclisti e pedoni in questo tratto di strada, molto trafficato; coniugare al meglio costi-benefici, senza dover rifare il vecchio sottopasso, per adeguarlo alle nuove norme stradali; minimizzare gli espropri; rispettare le indicazioni della Sovraintendenza delle belle arti; servire gli abitanti sia a nord che a sud della ferrovia.
Non sono dello stesso avviso 33 cittadini, coordinati da Adelino Andreuzza e residenti in via Castello-Tiepolo, che hanno proposto ai due Comuni delle alternative che, a loro avviso, sarebbero meno costose e più sicure per i ciclo-pedoni. La prima è recuperare il vecchio progetto del Pat. La seconda è continuare l’attuale pista ciclopedonale a ovest della strada, creando nell’attuale sottopasso un solo passaggio rialzato per pedoni e ciclisti o realizzandone a fianco uno nuovo, rettilineo e privo di punti ciechi. In questo modo, si eviterebbe un doppio e pericoloso attraversamento della strada; non si ridurrebbe la carreggiata della vecchia via d’accesso alle case, con la conseguente difficoltà di manovra degli automezzi; non si inciderebbe sullo scolo delle acque, delle reti fognaria ed elettrica; si eviterebbe un ulteriore rischio di allagamento e soprattutto la possibilità, nonostante la videosorveglianza, di “malintenzionati” vicino alle abitazioni. Non è, poi, da sottovalutare che mancherebbe un tratto di collegamento con l’attuale pista, su via Tiepolo. Infine, i firmatari chiedono che sia regolato l’intenso traffico su via Castello-Tiepolo oggi “impropriamente” utilizzata come asse di collegamento tra la zona a nord-est della città e la Treviso mare, o il casello Treviso sud. (Giuseppe Pagotto)