Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Capodanno con Ritmi e danze dal mondo
Per il secondo anno consecurivo sarà organizzato il capodanno interculturale al Palamazzalovo di Montebelluna. Seguiranno diversi eventi durante i primi mesi dell'anno che accompagneranno i partecipanti verso il festival 2017
Ritmi e danze dal mondo, la festa interculturale di Giavera del Montello ormai divenuta appuntamento fisso dell'estate di tanti trevigiani e non solo, lancia una nuova sfida per l'edizione 2017.
Non si tratterà quest'anno dei soli quattro giorni canonici della kermesse, ma di un percorso che parte dal cenone di capodanno e che accompagnerà chi volesse partecipare, mese per mese, fino all'inizio del festival il 16 di giugno, con eventi, incontri culturali e conferenze.
Il progetto nasce dalla volontà di promuovere e diffondere la passione per un nuovo modo di vivere il nostro territorio tenendo conto delle tante culture ormai presenti, attraverso la loro riscoperta e l'incontro tra cittadini italiani e comunità straniere e la condivisione dei valori dell'accoglienza e della relazione tra mondi diversi. “Abbiamo pensato che in questo momento ci fosse bisogno di riflettere – ha spiegato don Bruno Baratto, ideatore del festival e presidente dell'associazione organizzatrice Ritmi e danze dal mondo –. La sfida è quella di riuscire a pensare con la propria testa in un mondo complesso, e noi vogliamo aiutare in questo”.
Nel periodo verranno anche raccolti i fondi per finanziere con appelli e propose molto precise la ventiduesima edizione del festival. Ritmi e danze infatti oggi è la festa interculturale più grande del Veneto e ogni anno registra almeno 25 mila presenze, ma non riceve alcuna sovvenzione statale.
A sostenerlo alcuni sponsor e i visitatori che con le loro offerte
Il percorso parte dunque sabato 31 dicembre con il veglione di capodanno al Palamazzalovo di Montebelluna in una notte che diventerà la notte del 32 dicembre, una notte “In-Possibile” come il nome dato all'evento, festosa, unica e magica, una notte durante la quale, come ha spiegato don Bruno Baratto: “in cui le cose possono essere rese possibili, anche se non sembra”.
Ospiti della serata Fausto de Stefani, alpinista che ha scalato 14 vette sopra gli 8000 metri e che ha messo la sua vita al servizio degli altri realizzando in Nepal il progetto per la costruzione di sei scuole che ospitano oltre mille bambini. Rachele Colombo, cantante polistrumentista e compositrice, interprete di canto popolare veneto e Andrea Favaretto che racconterà ai partecipanti uno dei più straordinari spettacoli della natura: il grande volo degli uccelli migratori.
Non mancheranno inoltre i gruppi musicali che spazieranno dalla musica balcanica al ritmo della samba, del reggae e del jazz fino alle sonorità tradizionali del Sud America.
E' possibile scegliere tra due formule di partecipazione: L'ingresso con cena più serata, a 40€; e il solo spettacolo del dopocena con brindisi di mezzanotte a 25€. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l'associazione tramite e-mail: info@ritmiedanzedalmondo.it o telefono al 349 5509366 o al 349 3000242. Per ora le adesioni sono più di 450.
Il secondo evento è in programma per giovedì 19 gennaio, alle 20.45, nell'auditorium biblioteca di Montebelluna. Si tratta di un incontro per cercare di comprendere l'attuale situazione turca e come Erdogan stia completando le sue modifiche all'apparato statale dopo il fallito colpo di stato di questa estate. Interverranno Marta Ottaviani, giornalista di Avvenire e La Stampa, una delle massime esperte di Turchia in Italia e Yavuz Baydar, giornalista turco scampato alle purghe di Erdogan. I due parleranno di diritti negati, libertà di stampa soffocata e di come si sia usata la democrazia per mettere in piedi un regime autoritario.
I successivi eventi, uno al mese, non sono ancora stati definiti del tutto, tuttavia uno si occuperà di migrazioni e di rotta balcanica, mentre un altro con il giornalista Luca Leone approfondirà la situazione nei Balcani.