Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Campanile restaurato a Godego
La struttura di 250 anni rimessa a nuovo, la millenaria chiesetta per la prima volta aperta ai battesimi. La sfida alla storia della parrocchia di Castello di Godego si risolve con un grande successo parrocchiale e un momento sociale particolarmente intenso e apprezzato.

Il campanile di 250 anni restaurato: la millenaria chiesetta per la prima volta aperta ai battesimi. La sfida alla storia della parrocchia di Castello di Godego si risolve con un grande successo parrocchiale e un momento sociale particolarmente intenso e apprezzato. Infatti, nei giorni scorsi sono terminati, con la benedizione, i lavori sul campanile eretto nel 1750. Lavori resisi necessari dopo che, alla fine del 2018, alcuni calcinacci erano caduti, senza danni fortunatamente. Era suonato un campanello di allarme che il parroco, don Gerardo Giacometti, ha immediatamente colto. Così a inizio anno, sono iniziati i lavori di restauro del manufatto alto 52 metri, su progetto dell’arch. Stefano Zanellato. A partire da febbraio, i lavori dalla ditta Castellana Restauri di Caerano San Marco che hanno riguardato una pulizia completa dal guano, quindi il lavaggio a pressione controllata e il trattamento con disinfettante microorganico e bio acido delle pareti. Quindi, la pulizia dei lapidei dei mattoni mancanti, la rifugatura delle cornici e la ricostruzione di porzioni murarie. Lavoro, infine, delicatissimo il consolidamento della cipolla ottagonale ricoperta poi in rame dalla ditta Civiero di Castello di Godego. Anche nella cella campanaria è stato fatto un lavoro di consolidamento, che ha riguardato il castello che regge le campane. Contemporaneamente, sono stati eseguiti anche lavori sul soffitto e nel sottotetto della chiesa arcipretale, con trattamento speciale delle travature che sostengono il tetto. Un progetto da 230 mila euro urgente e importante, i cui lavori sono terminati qualche giorno fa. E’ stato il quarto intervento nei 250 anni di storia del campanile. E’ la prima volta in tempi recenti, invece, che il sacello di San Pietro, sempre a Godego, la chiesetta primitiva più antica dell’intera Castellana risalente a prima dell’anno mille e fondata da San Prosdocimo, primo vescovo di Padova, viene aperta per una funzione religiosa. In occasione della festività dei santi Pietro e Paolo, il parroco don Gerardo ha deciso la sua apertura alla comunità per il battesimo di una decina di bambini. Un momento molto particolare, intenso da un punto di vista religioso. Un ritorno alle radici, con il battesimo in questo sito dei primi cristiani della zona.