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C'è attesa a Resana per l'arrivo della Luce della Pace

Per il secondo anno, sabato 17 dicembre la Luce della Pace arriverà a Resana, portata dagli scout, e diffusa nella comunità in occasione della messa delle 19.00. In seguito alla positiva risposta della comunità l'anno scorso, l'iniziativa è stata riproposta.

Nella chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della Terra. Per il secondo anno, sabato 17 dicembre questa luce arriverà a Resana, portata dagli scout, e diffusa nella comunità in occasione della messa delle 19.00.

Poco prima di Natale, un bambino proveniente dall’Austria accende dalla lampada, nella Grotta di Betlemme, una luce che è poi portata a Linz con un aereo della linea Austriaca. Da Linz, con la collaborazione delle Ferrovie Austriache, la Luce è distribuita in tutto il territorio.

A partire dal 1986, gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace. Di anno in anno sono cresciuti sempre di più la partecipazione e l’entusiasmo per la sua diffusione tramite i Gruppi Scout. Quasi ogni anno la Luce di Betlemme è stata portata in un nuovo Paese europeo. È arrivata in Italia già nel 1986, ad opera degli scout sud-tirolesi. La diffusione della fiammella è rimasta limitata al territorio dell’Alto Adige per diversi anni, fino a quando un gruppo scout di Valenza Po si è organizzato per andare a recuperarle a Vienna. Da allora la Luce viaggia anche in tutta Italia. Quest’anno partirà sabato 17 dicembre da Trieste, portata in treno da un comitato di capi scout e arriverà a Genova, Milano, Venezia, Roma, Napoli, Palermo, Lecce e Cagliari. In ogni stazione ferroviaria il comitato scenderà con la Luce e accenderà le lanterne di chi sarà presente in stazione per accoglierla.

Per il gruppo scout di Resana questo è il secondo anno di diffusione della Luce della Pace: l’anno scorso c’è stata una risposta significativa da parte della comunità, che è stata precedentemente informata sulla storia e il significato dell’iniziativa ed invitata a portare con sé, alla messa delle 19, una candela o una lanterna per accendere la propria Luce.

“È un bel segno il fatto che una lucina così piccola e fragile riesca a fare tutti questi kilometri per essere portata fin nelle case di ognuno di noi – afferma la capogruppo di Resana Giorgia Zilla -. Significa che ci sono da una parte la volontà e dall’altra l’impegno delle persone, che quando si mettono insieme per uno scopo riescono a superare i confini, le difficoltà pratiche e a far arrivare questa luce a casa di tutti. Un forte simbolo di speranza”.

E aggiunge: “Per i ragazzi più piccoli è un’emozione, perché la Luce arriva dalla grotta dove è nato Gesù. I più grandi e i capi, coloro che fisicamente si recano nella mattinata del 17 dicembre presso la stazione di Padova per riceverla, invece, vivono la trepidazione del momento”.

Ognuno può dare alla Luce della Pace significati diversi, ma deve attribuirle identico valore: la fiaccola non ha soltanto un significato religioso. Traduce in sé valori civili, etici, morali, accettati anche da chi non pensa di condividere una fede. Insomma, la pace può diventare uno stile di vita che comincia prima di tutto da noi stessi.

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