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Iniziativa dell’istituto Einaudi Scarpa a Montebelluna: “Mabasta!” cyberbullismo e bullismo

Coinvolgimento dei genitori, incontri e attività per allievi, in modo da offrire loro un supporto personalizzato e garantire un clima sereno nelle classi e a scuola, in cui ogni allievo si senta al sicuro e rispettato

Un importante passo avanti nella lotta al bullismo, coinvolgendo attivamente gli studenti e le studentesse con l’obiettivo di rendere l’ambiente scolastico più sicuro e inclusivo, creando un sistema di prevenzione in cui ogni allievo è protagonista del cambiamento. Lo propone l’istituto Einaudi Scarpa di Montebelluna che lancia una sfida concreta agli atti e agli atteggiamenti di prevaricazione, invitando l'associazione “Mabasta!” a presentare il suo innovativo Modello, dal 17 al 21 marzo.

Il movimento antibullismo “Mabasta!”, animato da studenti adolescenti, è nato nel 2016 grazie a una classe di 18 studenti del primo anno delle superiori, incentivati ad agire in modo tangibile dopo aver letto un caso di cronaca che riguardava il tentato suicidio di una dodicenne di Pordenone a causa degli atti di bullismo da parte di alcuni compagni di classe. L’associazione, nel corso degli anni, si è fatta conoscere sempre più, collaborando con le scuole, ha ricevuto molti premi e riconoscimenti a livello nazionale (il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito la Medaglia di Alfiere della Repubblica a fine 2016) e internazionale.

“Stiamo facendo un articolato percorso a 360 gradi per la lotta al bullismo e al cyber bullismo – commenta il dirigente scolastico dell’Istituto Einaudi Scarpa, Massimo Ballon -, coinvolgendo figure professionali competenti, e creando un team di supporto per studenti e famiglie. A tal fine, abbiamo adottato un Patto educativo di corresponsabilità, che coinvolge attivamente le famiglie, riconoscendole parte integrante della comunità educante solidale guidata dallo spirito di collaborazione per il benessere degli studenti. Inoltre, stiamo promuovendo incontri e attività per allievi, in modo da offrire loro un supporto personalizzato e garantire un clima sereno nelle classi e a scuola, incontri serali con i genitori, collaborazioni con esperti (Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Padova). È stato anche costituito Team bullismo, un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da docenti, psicologi, assistenti sociali e altri professionisti, per coordinare le attività, fornire supporto e garantire interventi tempestivi. Ora stiamo partendo con il progetto «Mabasta!», che abbiamo illustrato nei giorni scorsi alle famiglie degli allievi, nel corso di una serata di sensibilizzazione, confronto e riflessione a cui sono intervenuti lo psicologo e psicoterapeuta Cristian Nelini e la psicologa Martina Zucchello”.

“Il modello «Mabasta!» – ci spiega Giuseppe Salvatore, insegnante referente del Team bullismo e cyberbullismo dell’Einaudi Scarpa - è un protocollo innovativo e originale composto da sei semplici azioni, ideato per consentire ai ragazzi e alle ragazze, specialmente tramite interazioni dirette «peer to peer», tra pari, di prevenire e contrastare attivamente episodi di bullismo all'interno della scuola, con lo scopo di creare un ambiente in cui ogni studente si senta al sicuro e rispettato, protagonista di un cambiamento duraturo. Si tratta di un progetto pensato per essere adottato e messo in pratica dagli studenti stessi, così da trasformare ogni classe in una sorta di baluardo contro il bullismo e il cyberbullismo”.

Nei dettagli, fra il 17 e il 21 marzo, i giovani attivisti di “Mabasta!” entreranno nelle classi per raccontare la loro esperienza e spiegare in modo coinvolgente le sei azioni del modello, mentre dépliant colorati e poster accattivanti invaderanno le aule, portando un messaggio di speranza e di azione in cui il filo conduttore è il motto “Rispetto per gli altri”. Quindi, gli alunni, guidati dai loro insegnanti, saranno chiamati a eleggere i loro MabaProf, punti di riferimento fidati, e i Bulliziotti, sentinelle attente e coraggiose. Il MabaTest, poi, permetterà di scattare una fotografia della situazione in classe, individuando eventuali criticità, mentre spille e attestati sanciranno l'impegno dei Bulliziotti. Previsti anche due incontri online pomeridiani di 30 minuti che consentiranno ai MabaProf e ai Bulliziotti di approfondire i loro ruoli e di confrontarsi, dando vita a una rete di supporto solida e coesa. (Giovanni Cosatti)

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