Arcade: un addio corale all'imprenditore Enrico Bettiol

“Come l’amministratore della parabola del Vangelo, anche tu, Enrico, lasci oggi a tutti noi tanti beni da amministrare e far fruttare, dopo averli abbondantemente fatti fruttare a tua volta”. Queste parole del celebrante, mons. Paolo Bizzeti, gesuita, da poco nominato da Papa Francesco vicario apostolico per l'Anatolia, sintetizzano il sentimento di profondo cordoglio e partecipazione della comunità di Arcade e delle istituzioni tutte in occasione del funerale dell’imprenditore Enrico Bettiol, celebrato venerdì 22 gennaio scorso nella chiesa di Arcade.

“Abbiamo bisogno oggi di persone eticamente orientate e di imprenditori dello spessore di Enrico – ha proseguito il Vescovo Paolo- ne ha bisogno Arcade, ne ha bisogno la Provincia di Treviso e l’Italia intera, per umanizzare il lavoro e farne mezzo di promozione della persona”.

L’improvvisa scomparsa di Enrico Bettiol ha lasciato attonita l’intera comunità trevigiana che ne testimonia lo spessore umano, sociale e imprenditoriale, attraverso le attestazioni di cordoglio e riconoscenza dei vertici delle diverse associazioni di categoria.

Da sempre, la progettualità di Enrico ha spaziato su più  fronti: dalla famiglia all’impresa, dalla politica all’impegno associativo, dall’approfondimento dei valori etici alla loro realizzazione concreta. Prezioso il suo contributo anche all’interno del Consiglio Parrocchiale per gli affari economici della Parrocchia di Arcade. 

Molte sono state le voci che al termine della Santa Messa concelebrata dal Vescovo Paolo e da numerosi sacerdoti hanno tracciato l’alto profilo morale di Enrico. Don Alberto Bernardi Direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del Lavoro della Diocesi di Treviso ha portato la vicinanza del Vescovo ai familiari e alla comunità riunita; l’Ing. Aldo Tognana ha espresso la costernazione e il dolore dell’Ucid. unione cristiana imprenditori e dirigenti di Treviso di cui Enrico Bettiol era Presidente; don Dante Carraro Direttore di Medici con L’Africa (Cuamm) di Padova ha sottolineato l’impegno concreto di Enrico e della sua famiglia nella solidarietà missionaria.

La figlia Maddalena ha salutato affettuosamente il papà, facendo emergere la sua carica etica, il suo impegno quotidiano nelle piccole grandi sfide da affrontare tra azienda e famiglia, la bontà del tratto e la generosità nello spendersi per gli altri. 

Nell’amore che la sua famiglia gli ha tributato e gli tributa è già il germoglio di bene che Enrico ha pazientemente seminato e che darà i suoi frutti.