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Al via Chiave Classica, la stagione targata Steffani

Inizierà il primo febbraio “Chiave Classica 2017”, ormai nota Stagione Concertistica castellana targata Steffani, in collaborazione con il teatro Accademico. Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna propone nove date, dal 1 febbraio 2017 al 5 maggio. Gli appuntamenti, come di consueto, sono programmati alle 20.45, con un’introduzione all’ascolto nel foyer alle 20.15 a cura di Elisabetta Pirolo, docente di storia della musica, e dei suoi studenti.

Inizierà il primo febbraio “Chiave Classica 2017”, ormai nota Stagione Concertistica castellana targata Steffani, in collaborazione con il teatro Accademico. Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna propone nove date, dal 1 febbraio 2017 al 5 maggio. Gli appuntamenti, come di consueto, sono programmati alle 20.45, con un’introduzione all’ascolto nel foyer alle 20.15 a cura di Elisabetta Pirolo, docente di storia della musica, e dei suoi studenti.

Apertura di stagione per niente scontata, con le Scene di vita di Bohème, racconto che parte dal romanzo di Henry Murger e abbina ai testi originali l’opera di Giacomo Puccini. L’ideazione e la narrazione è a cura di Daniele Nuovo, la regia di Gianluca Caporello. In scena gli studenti della classe di canto del Conservatorio e in buca l’orchestra sinfonica del Conservatorio Steffani diretta da Roberto Zarpellon. L’Orchestra sinfonica del Conservatorio Steffani tornerà protagonista sabato 8 aprile con un programma interamente dedicato a Piotr Ilic Tchaikovskij, con il concertatore russo Valery Vorona. Sempre l’orchestra, ma questa volta d’archi e diretta da Alberto Vianello, concluderà la stagione il 5 maggio.

Un ventaglio di appuntamenti in cui la musica da camera trova giusto spazio: il 30 marzo con il duo Lot - Zuccon Ghiotto e il 26 aprile con i Sestetti di J.Brahms, eseguiti da Andrea Vio e Carlo Lazari (violino), Mario Paladin e Alfredo Zamarra (viola), Vittorio Ceccanti e Angelo Zanin (violoncello).

Dopo le Scene di Vita di Bohème, musica e letteratura tronano a intrecciarsi nella serata del 16 febbraio, in cui sarà presentata la nuova fatica del compositore Mirco de Stefani: i Quartetti ungarettiani, meditazioni musicali da dieci poesie de Il porto sepolto con Michele Lot e Marina Sarni (violini), Mario Paladin (viola), Walter Vestidello (violoncello) e la voce recitante di Massimo Rinaldi, attore e doppiatore e nipote del celebre soprano Toti dal Monte. Immancabile una data solistica, offerta dal pianista Massimo Lambertini il 23 marzo, con musiche di Hyden, Beethoven, Haydn, Liszt e Wagner.  

Giovedì 23 febbraio il grande ritorno di Clarinettensemble, diretto da Roberto Scalabrin. Anche il repertorio jazz trova posto in Chiave Classica, per ricordare gli ottanta anni dalla morte di George Gershwin, con il concerto del 9 marzo. Sul palco il soprano Silvia Calzavara con Fabiano Maniero (tromba) e Silvio Celeghin (pianoforte). 

"Raccolgo con piacere - afferma il nuovo direttore Stefano Canazza - l’eredità di una stagione solida, con un numero crescente di abbonati. Il Conservatorio crea un marchio che identifica fortemente, attraverso una direzione artistica chiara, le proposte della stagione. La gestione in proprio, infatti, include anche l'aspetto della contrattualistica e della comunicazione. Chiave Classica è oggi un'interessante realtà di produzione a Nordest: un marchio di qualità che identifica quella particolare produzione musicale che si svolge nel Teatro Accademico”. D’altra parte “il Conservatorio mira a rendere il Teatro non un semplice contenitore di eventi, ma il luogo di un univoco progetto culturale ".

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