martedì, 04 febbraio 2025
Meteo - Tutiempo.net

Riaperto a Castelfranco il dormitorio notturno

Anche per questo inverno è stato allestito lo spazio al Palazzetto, grazie a parrocchia, associazioni, numerosi volontari

Anche quest’anno, a Castelfranco Veneto, è stato aperto il dormitorio notturno per persone in grave situazione di marginalità e senza dimora del territorio. L’iniziativa ricalca, di fatto, l’esperienza vissuta tra dicembre 2023 e febbraio 2024 quando, a seguito della morte, a Treviso, per freddo del giovane di origine indiana Mandeep Singh, la comunità si era interrogata, e aveva dato seguito all’accoglienza notturna nel periodo di maggiore freddo.

Così è stato anche per questo inverno, grazie alla disponibilità del parroco del Duomo, mons. Claudio Bosa, che ha aperto i locali del Palazzetto dello sport, allestiti con 8 posti letto. Ogni sera, coloro che vivono in situazioni di emergenza abitativa possono, dunque, accedere e trovare un pasto caldo, la possibilità di fare una doccia e dormire in un letto pulito. Persone che vivono a Castelfranco e nei dintorni e che, di norma, trovano riparo in casa abbandonate, qualche sera ospiti da conoscenti, in precarie condizioni di vita. Il presidente del coordinamento del volontariato della Castellana, Sneider Scotton, ha fatto sapere che quest’anno si è riusciti ad aprire in anticipo, rispetto allo scorso, e anche ad anticipare l’entrata alla sera alle 19, grazie alla presenza di numerosi volontari.

Nell’attesa che sia inaugurato il rifugio notturno pubblico, all’ex Casa Cattani, ha detto, è stato deciso di ripartire con una soluzione che ricalca l’esperienza dello scorso anno. In prima linea l’associazione Cittadini ovunque, con la sua presidente Maria Ghimenton. Tra gli aspetti più significativi c’è, senza dubbio, l’alta attenzione al tema da parte di tanti castellani, che ha portato anche a raccogliere numerose nuove disponibilità di volontari, oggi oltre una quarantina. Grazie a loro, è stato garantito il servizio anche a Natale e Capodanno. L’idea è, ora, di arrivare fino a fine febbraio, anche se è possibile una proroga nel caso le temperature continuino a essere rigide. Si sta, intanto, lavorando anche per cercare soluzioni di ricovero per donne. Rispetto all’ex Casa Cattani l’assessore ai Servizi sociali, Oscar Miotti, informa che il Comune, a breve, procederà a una manifestazione di interesse, per poter proseguire in tempi rapidi sul progetto, attraverso l’affidamento tramite bando a una cooperativa, che si impegnerà a completare gli arredi e poi a gestire la struttura. Il progetto definitivo prevede lì 14 alloggi dedicati a persone senza dimora. L’intervento complessivo, che vedrà la realizzazione anche di un cohousing di 10 dimore e spazi comuni, è previsto dal Sisus dell’area urbana Asolano Castellana Montebellunese, e ha un budget di 1 milione e 115 mila euro, di cui 605 mila di finanziamento regionale, a valere su fondi Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), ora Fsc (Fondi sviluppo e coesione).

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
16/01/2025

Di per sé, l’idea di una “conversione missionaria” della parrocchia non è una novità, perché essa agita...

07/11/2024

Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...

25/10/2024

La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....

TREVISO
il territorio