Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Un tuffo nel Medioevo a Camposampiero
La storia e l’identità di Camposampiero sono legate a filo doppio al Medioevo. E’ proprio nell’età di mezzo che la cittadina acquista rilevanza politica ed economica, venendo coinvolta nelle vicende che contrapposero la famiglia dominante dei Da Camposampiero ai Da Romano, in particolare al più famoso esponente di quella casata, il celeberrimo Ezzelino.
Sempre all’età medioevale risale il soggiorno di Sant’Antonio, ospite dell’amico Conte Tiso, dalla metà di maggio fino al 13 giugno del 1231, una presenza che ha lasciato un segno indelebile ancora visibile nel complesso dei santuari Antoniani.
Testimonianze significative di quell’epoca rimangono nel palazzo Tiso, l’antica rocca, e nelle due caratteristiche, svettanti torri, nel perfetto tracciato del fossato che circonda il castello e nel disegno di piazze e vie. Numerose sono, inoltre, le tracce medievali in edifici, in parte tuttora esistenti: il Tezzon, l’Ostaria granda, la Casa su due volti, il Monte di pietà, la loggia. Le Giornate medievali, promosse in questo fine settimana, hanno come finalità: la valorizzazione della memoria storica del territorio; la riscoperta delle tradizioni culturali, enogastronomiche, paesaggistiche e turistiche (in particolare di quello che viene definito “turismo lento”); la rievocazione di attività, lavori, ambienti, luoghi, situazioni e scene di vita che fanno parte della storia del luogo.
Dal 24 al 26 maggio, la cittadina antoniana si trasforma, dunque, nella “Camposampiero medioevale” con un programma denso di eventi tra cui spiccano: la mostra sui volti delle donne dell’epoca e sui mestieri di un tempo, le conferenze storiche sulla donna nel Medioevo e sui giochi nel Medioevo, la seconda edizione della Giostra del monaco, le storie animate, gli spettacoli di falconeria, le visite guidate, la chiusura in grande stile con l’Incendio del castello.
Non mancano concerti a tema, esibizioni di arcieri, sfilate in costume, voli di rapaci, taverne aperte con birre artigianali e cucina a tema.
L’organizzazione è a cura dell’Asper con il contributo e patrocinio del Comune di Camposampiero e la collaborazione della Pro loco. Aderiscono all’iniziativa la Provincia di Padova e la Regione del Veneto alla quale sono stati, inoltre, richiesti patrocinio e contributo.
L’iniziativa fa parte del progetto Terre patavine, che vede coinvolti tre Comuni della provincia, Camposampiero, Este, Mestrino-Lissaro e si inserisce nella più ampia collaborazione che da anni lega Camposampiero anche alle associazioni di rievocazione storica di Este, Ferrara e Grotta Azzolina (che hanno dato vita al Consorzio terre e castelli Estensi) e alla città ungherese di Varpalota.
“Oltre al valore culturale, questa collaborazione svolge anche una funzione socio-economica, coinvolgendo centinaia di rievocatori e appassionati nella promozione dei propri territori valorizzandone le peculiarità storiche, artistiche, culturali, enogastronomiche e turistiche”, sottolineano i promotori.
L’edizione 2024 delle Giornate medioevali ha quale tema conduttore la donna nel Medioevo. Spiega questa scelta Elda Martellozzo Forin, storica, archivista, tra le principali artefici dell’iniziativa: “La passione per la storia, in particolare per quella locale, è un sentimento che si sta diffondendo: è doveroso, e anche molto bello sentire le radici del territorio, ma la ricerca deve necessariamente posare su dati scientifici. Ecco perché nelle Giornate medievali a Camposampiero cerchiamo di attualizzare, ad esempio con questa conferenza sulle donne e il Medioevo, un tema su cui è alto il rischio di cadere nei luoghi comuni se non si utilizzano correttamente le fonti”.