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Galliera Veneta: il ricordo indelebile di don Guido Manesso

06/09/2023
Il parroco è stato ricordato a cento anni dalla nascita, con una messa presieduta dal vescovo Michele. Nelle prossime settimane altri eventi celebrativi promossi dalla parrocchia

E’ stata davvero una giornata speciale, quella che la comunità di Galliera Veneta ha vissuto domenica 3 settembre scorso.

La parrocchia, infatti, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, Pro loco e Avis, ha voluto ricordare don Guido Manesso nel centenario della sua nascita, avvenuta il 2 settembre 1923; un sacerdote che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei gallierani, di cui è stato parroco dal 1962 al 1974, anno in cui li ha lasciati improvvisamente nel dolore, per una malattia.

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A rendere ancora più significativo questo evento è stata la cordiale e preziosa presenza del vescovo Michele Tomasi. Una vera gioia per tutti i parrocchiani poter partecipare alla messa delle 18.30, da lui celebrata insieme al parroco, don Renato De Lazzari. Erano presenti alcuni familiari di don Guido, oltre che i membri del Consiglio pastorale e degli Affari economici, dei membri dei gruppi parrocchiali e dell’Amministrazione comunale. Una celebrazione eucaristica resa emozionante anche dai canti dei tre cori parrocchiali, oltre che dalle coinvolgenti parole pronunciate dal Vescovo nell’omelia, per spiegare con semplicità il Vangelo della domenica (Mt 16,21-27), per far comprendere la dura reazione di Gesù di fronte all’atteggiamento di Pietro che si rifiutava di accettare il destino del Maestro. A questo punto, il Vescovo ha associato al Vangelo l’operato di don Guido Manesso che non ebbe timore di esporsi, sempre in difesa dei deboli e dei poveri, per compiere con coraggio la sua missione di Pastore alla luce del Vangelo, anche se ciò gli è costato amarezze e incomprensioni.

Poi, rivolgendosi ai fedeli, tra i quali molti con il cuore commosso per aver vissuto di persona quei tempi, il Vescovo li ha esortati a perseverare con fede, sull’esempio di don Guido, nel proprio cammino di cristiani di fronte alle difficoltà della vita, soprattutto nella complessità delle relazioni familiari. “Anche se è difficile e «rischioso» seguire Gesù - ha detto - è necessario non arrendersi di fronte alle prove che richiedono pazienza, sacrificio e perdono, sia nella vita familiare che sociale”.

Certamente, in questi momenti, il pensiero di molti presenti è andato all’opera di don Guido, sempre preoccupato di creare comunione tra le persone e tra i gruppi sociali a cui teneva tanto; opera che, in quegli anni difficili del Concilio e del post-Concilio, “ha segnato la storia di fede e civile di questo paese, una ricchezza per tutti, un talento, un «segno» di un passaggio dello Spirito che va ricordato, conosciuto, approfondito e consegnato anche alle nuove generazioni, affinché tra passato, presente e futuro si crei quella continuità storica che arricchisce, feconda e fa muovere in umanità e fede la storia di questa nostra comunità”, come ha affermato don Renato all’inizio della celebrazione. Sono stati tanti i fedeli e i cittadini che il Vescovo ha incontrato, con grande disponibilità e cordialità, dopo la messa, nella piazza antistante il municipio.

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L’entusiasmo delle persone di incontrare il proprio Vescovo e potergli parlare «a tu per tu», in un contesto così semplice come egli stesso aveva voluto, era palpabile.

Il ricordo di don Guido Manesso si rinnoverà venerdì 29 settembre alle ore 20.45 nella chiesa parrocchiale, con un Concerto di musica sacra, e venerdì 6 ottobre, stesso orario e stesso luogo, con un incontro-conferenza di mons. Stefano Chioatto: “Don Guido Manesso, l’uomo di fede, il pastore, il messaggio”.

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