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Festa speciale per le Prime comunioni a Camposampiero

A favorire la scelta della messa feriale e serale a Camposampiero c’è una lunga tradizione, che vede la Prima comunione divisa in due momenti: quello più intimo, con la famiglia, al venerdì sera, e quello più solenne, con la comunità, nella domenica immediatamente successiva. Ovviamente questa seconda celebrazione è rinviata a quando le condizioni sanitarie permetteranno di essere tutti presenti in chiesa alla domenica.

10/07/2020

Con gradualità e con tutta una serie di attenzioni a Camposampiero stanno riprendendo alcune importanti attività pastorali della parrocchia. Nei giorni scorsi, precisamente venerdì 3 luglio, è stata celebrata la Prima comunione per una quarantina di bambini con le rispettive famiglie.

Per altri 9 bambini la celebrazione è rinviata, probabilmente a fine settembre, dopo aver completato quel percorso di preparazione che nei mesi scorsi è stato ostacolato dalla pandemia.

A favorire la scelta della messa feriale e serale a Camposampiero c’è una lunga tradizione, che vede la Prima comunione divisa in due momenti: quello più intimo, con la famiglia, al venerdì sera, e quello più solenne, con la comunità, nella domenica immediatamente successiva. Ovviamente questa seconda celebrazione è rinviata a quando le condizioni sanitarie permetteranno di essere tutti presenti in chiesa alla domenica.

Le norme di sicurezza anticoronavirus, e la conseguente limitata capienza della chiesa, hanno imposto di dividere la celebrazione di venerdì in due parti a orari diversi: un primo gruppo di 25 bambini alle 18:30, e un secondo gruppo di 15 bambini alle 20:30.

Il percorso di preparazione non è stato agevole nei mesi trascorsi. C’è stato un attento discernimento con i catechisti e le catechiste, e la presentazione ai genitori del “patto di responsabilità”, con le attenzioni sanitarie necessarie per il percorso di ripresa del catechismo che era stato individuato.

La ripresa doveva essere per i bambini un’opportunità per portare a termine un cammino iniziato lo scorso anno e interrotto a marzo, e per le famiglie l’occasione per evitare le difficoltà che in autunno ci saranno, quasi sicuramente su molti fronti e per tutti.

Il periodo di chiusura ha imposto anche di ripensare le modalità di preparazione dei bambini: piccoli gruppi da 7-8 bambini si sono ritrovati in giorni e orari diversi, e questo ha consentito sia di evitare assembramenti, sia di venire incontro alle esigenze di tutti, favorendo anche le mamme catechiste. In questo tempo estivo si potrà valutare questa nuova esperienza di preparazione bella e semplice favorita dal piccolo numero, per capire se possa essere consolidata anche per il futuro.

La tradizionale foto dei bambini, questa volta con la mascherina, alla fine della celebrazione è la testimonianza di un evento storico, anche se brutto, vissuto anche da loro nell’anno della Prima comunione.

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