mercoledì, 23 aprile 2025
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Camposampiero, prosegue la battaglia per Pediatria. Si schierano anche i medici: "Garantire presenza notturna"

Con una lunga lettera inviata anche all’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Padova, Anaao Assomed ha presentato alla Direzione generale dell'Ulss 6 una richiesta di ulteriore revisione della riorganizzazione dell’attività di punto nascita e Pronto soccorso.

Con la delibera n. 649 del 23 luglio 2019 della Aulss 6 Euganea e la successiva DGR regionale n. 1051 del 25 luglio 2019, pubblicata sul BUR n. 83 del 30 luglio 2019, che ne approva le disposizioni e il modello organizzativo, a causa della mancanza di pediatri è stata disposta in deroga alle schede ospedaliere la riorganizzazione dell’attività del punto nascita e dell’assistenza pediatrica presso l’ospedale di Camposampiero dal 1° agosto al 30 ottobre, con l’assenza del pediatra in servizio nella fascia notturna ore 20-8.L’attività di punto nascita è stata destinata solo a parti fisiologici con età gestazionale superiore o uguale a 37 settimane, parti per i quali non sarà prevista la presenza del pediatra di notte. I medici anestesisti dovranno dunque farsi necessariamente carico dei compiti del neonatologo assente ove invece necessario – specialista che l’anestesista dovrebbero eventualmente affiancare ma non sostituire – mentre per quanto riguarda i pazienti di fascia pediatrica che venissero condotti in Pronto Soccorso, i bambini fino a 5 anni saranno inviati a Cittadella, mentre quelli dai 6 ai 14 anni saranno valutati dal medico di Pronto Soccorso di Camposampiero.

Con una lunga lettera inviata anche all’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova, Anaao Assomed ha presentato alla Direzione Generale della AULSS 6 una richiesta di ulteriore revisione della riorganizzazione dell’attività di punto nascita e Pronto Soccorso dell’Ospedale di Camposampiero, con la richiesta di disporre del pediatra anche nella fascia notturna. "Infatti, non ci si può esimere dal garantire sempre e comunque elevati standard di sicurezza delle cure per il nascituro e il minimo rischio clinico, fermo restando che non è nemmeno possibile stabilire a priori se tale riassetto organizzativo comporti effettivamente una riduzione del numero di parti compatibili con l’organizzazione di servizi analoghi per parti inferiori a 500/anno, in considerazione che, di per sé, il presidio di Camposampiero ha in carico circa 1300 parti/anno. Non va dimenticato che anche le gravidanze inizialmente inquadrate a basso rischio, possono andare incontro a complicanze e che non ci si può accontentare genericamente di protocolli di trasferimento urgente per la mamma e il neonato". 

In particolare," l’attività del pediatra nella fascia notturna – specie per tale tipologia di presidio – non può essere derogata e surrogata tout court da quella dei medici anestesisti, né dai medici di Pronto Soccorso. I pazienti pediatrici necessitano di una diversa tipologia di assistenza secondo un principio basilare di appropriatezza delle cure sanitarie. Non si può neppure esporre i medici coinvolti a un ingiustificato aggravio di rischi sul piano della responsabilità professionale, e incidendo negativamente sulla gestione di tutti i pazienti già in carico ai medesimi e sul benessere organizzativo, incrementando il disagio lavorativo. E con quali risorse si invieranno a Cittadella i bambini fino a 5 anni?".

Pur comprendendo le difficoltà nel reperire le risorse umane, nella consapevolezza dell’effettiva difficoltà di riorganizzare i servizi anche al fine di voler garantire comunque l’attività di punto nascita contemporaneamente negli ospedali di Camposampiero e Cittadella (a soli 16 Km) invece che su un unico polo, "deve essere chiaro che per un ospedale come quello di Camposampiero, che di per sé dispone già di una terapia intensiva neonatale come da schede ospedaliere, l’assenza del pediatra nella fascia notturna riduce i livelli di sicurezza per l’assistenza ai neonati e a tutti i pazienti di età pediatrica, prefigurando un'inadeguata assistenza che invece deve essere garantita sotto ogni profilo di sicurezza, appropriatezza e competenza per la tipologia di presidio e senza incidere con aggravio di responsabilità professionale del restante personale in servizio, criteri minimi che devono sempre e comunque tenere conto anche dei requisiti di legge e dei principi normativi per esercitare l’attività medica e specialistica presso un ospedale pubblico, per cui – ad esempio – non è ammissibile il ricorso ad appalti a cooperative di servizi o a contratti libero-professionali".

Esprimendo profonda preoccupazione per le nuove disposizioni di servizio adottate, onde non incorrere in profili di illegittimità e al fine di garantire appropriatezza, sicurezza, efficacia ed efficienza dell’assistenza perinatale e pediatrica, Anaao Assomed ha richiesto:

1.      l’ulteriore revisione dell’assetto organizzativo sopracitato con la presenza in servizio del pediatra/neonatologo anche nella fascia notturna;

2.      quali livelli di integrazione e/o collaborazione sono stati predisposti o tentati di concordare con l’assistenza pediatrica di libera scelta per supplire anche temporaneamente alla carenza di pediatri in sede ospedaliera, anche negli altri presidi della AULSS 6;

3.      se sia stata contemplata l’istituzione del servizio di pronta disponibilità pediatrica/neonatologica;

4.      che si provveda a convocare i Comitati di dipartimento interessati;

5.      che la Direzione Sanitaria incontri i dirigenti medici direttamente coinvolti per un confronto su tali problematiche;

6.      che si provveda a interpellare il Comitato Percorso Nascita ministeriale (DM 11/04/20018) onde addivenire a migliori modelli organizzativi;

7. il dato numerico relativo ai parti/anno per età gestazionale maggiore o uguale a 37 settimane presso il presidio di Camposampiero.

8.  se il presidio di Cittadella (circa 1150 parti/anno) disponga di pronta reperibilità integrativa h24 da parte di neonatologi e se sia in grado di sopportare un incremento di parti relativamente al carico di cui viene sgravato il presidio di Camposampiero.

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