Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Saldi invernali: il vademecum per l’acquisto scontato fino a fine febbraio
Sono iniziati all’insegna del maltempo i saldi invernali 2024: dopo alcuni mesi di trattative volte a posticipare la data di inizio, la Conferenza delle Regioni ha decretato la data unica di inizio, il 5 gennaio 2024, per tutta l’Italia e la data di conclusione, il 28 febbraio 2024.
Federmoda - Confcommercio, il gruppo presieduto da Maria Beatrice Paludetti, che riunisce i commercianti di moda (abbigliamento e calzature) della provincia di Treviso, ha emanato un sintetico vademecum per riaffermare i principi base di quello che è, tuttora, uno dei riti di consumo più attesi e apprezzati. Certamente, nei prossimi anni, il tema del cambiamento climatico dovrà essere “preso seriamente in considerazione” dal Legislatore.
I saldi: cosa sono e come orientarsi
Prima di tutto i saldi di fine stagione rientrano nella disciplina delle vendite straordinarie, che vengono così definite: «Le vendite di liquidazione, le vendite di fine stagione e le vendite promozionali nelle quali l’esercente dettagliante offre condizioni favorevoli, reali ed effettive, di acquisto dei propri prodotti».
I saldi, dunque, non sono l'unico tipo di vendita straordinaria possibile: accanto alle vendite di fine stagione sono anche disciplinate le vendite di liquidazione e le vendite promozionali.
Nella definizione di vendita straordinaria sono incluse tre tipologie di vendita:
Vendite di fine stagione (o saldi): sono le vendite che interessano i prodotti di moda o di carattere stagionale;
Vendite di liquidazione: sono vendite che possono avvenire in qualunque periodo dell'anno al fine di cedere, in poco tempo, i propri prodotti, ma solamente se sussistono le seguenti condizioni:
1. cessione dell’azienda;
2. cessazione dell’attività commerciale;
3. trasformazione o rinnovo dei locali;
4. trasferimento dell’azienda in altro locale.
Le vendite di liquidazione, affinché possano essere svolte correttamente, devono prima essere comunicate al Comune di competenza, che verificherà se sussistono le condizioni.
Vendite promozionali: non sono vincolate a uno specifico periodo e hanno un limite di tempo. Le Regioni dettano regole più precise per la disciplina delle promozioni con l’obiettivo di distinguerle dai saldi e ponendo eventualmente limiti allo svolgimento nei periodi antecedenti le vendite di fine stagione (come nel caso della Regione del Veneto). Alle Regioni spetta il ruolo decisionale sulle modalità di svolgimento, sul periodo e la durata delle vendite di liquidazione e dei saldi e, infine, sull’adeguata pubblicità.
Esistono poi, in via “informale”, i presaldi, comunicati via mail o messaggio, che iniziano in genere la settimana prima dell’inizio ufficiale, attuati da vari marchi o catene commerciali, che si svolgono in gran parte online ma anche nei negozi fisici, con promozioni fedeltà rivolte ai clienti abituali.
Indicazioni operative
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso, scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimessa alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di deprezzamento, se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.