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Passio - Con gli occhi degli altri, di Alessandro Pertosa si aggiudica il premio Camposampiero

Il verdetto della giuria, presieduta dalla scrittrice Antonia Arslan e composta dal giornalista Giovanni Gazzaneo, dalla storica e archivista Elda Martellozzo Forin, dalla critica letteraria e docente universitaria Siobhan Nash Marshall, dal poeta ed editor Alessandro Rivali, è arrivato dopo un’attenta analisi dei libri pervenuti.

“La via Crucis è scena che non cessa di parlare, di creare parole che uniscono il mistero del cuore dell’uomo di oggi al mistero del dolore di Gesù. Il testo di Pertosa è avvolgente, ritmico, magmatico, convoca molte questioni… La sua contemplazione attraverso gli occhi delle figure della via Crucis dona al tempo stesso rilievo di personaggi a ognuna di esse, e nei loro sguardi, nella loro interrogazione, che è sempre una flessione di quella dell’autore, compone il risalto della figura presente e sfuggente del Cristo, umano e inimmaginabile…”. Sono parole tratte dalla prefazione di Davide Rondoni al libro Passio - Con gli occhi degli altri, di Alessandro Pertosa (Capire Edizioni 2019), che si è aggiudicato la 25 a Edizione del Premio Camposampiero di poesia religiosa.

Il verdetto della giuria, presieduta dalla scrittrice Antonia Arslan e composta dal giornalista di Avvenire e coordinatore di Luoghi dell’Infinito, Giovanni Gazzaneo, dalla storica e archivista Elda Martellozzo Forin, dalla critica letteraria e docente universitaria Siobhan Nash Marshall, dal poeta ed editor Alessandro Rivali, è arrivato dopo un’attenta analisi dei libri pervenuti.

Alessandro Pertosa abita tra i monti dell’Appennino marchigiano. È docente universitario di Filosofia Teoretica e Antropologia Filosofica, insegna Drammaturgia e linguaggio teatrale presso l’Accademia Nuovi Linguaggi di Loreto. Ha pubblicato numerosi libri, di cui ricordiamo tra gli ultimi: Lavorare stanca (Damiani 2017); Guarire senza dottori (Lindau 2018). Ha curato l’edizione del Discorso sopra lo stato presente del costume degl’Italiani di Giacomo Leopardi (Lindau, 2018). Passio - Con gli occhi degli altri, l’opera con cui si è aggiudicato il Camposampiero, è impreziosita da 15 illustrazioni di Giuliano Del Sorbo “pittore dal gesto fecondo e applaudito protagonista, in tutta Italia e all’estero, di coinvolgenti Paintheatre, ovvero esibizioni di pittura dal vivo”.  

Piazza d’onore per Paola Lucarini - fiorentina, poetessa, critico letterario, operatrice culturale - con San Miniato al Monte (Passigli, 2019), un poemetto che “traccia le tappe di un viaggio interiore che si dipana, passo dopo passo, respiro dopo respiro” nella storia millenaria dell’Abbazia da cui il libro prende il titolo.

Al terzo posto si è classificato Stefano Mecenate - pisano, giornalista, critico musicale, editore - con Incontri non casuali (dreamBOOK, 2019), una serie di ritratti dei protagonisti dei Vangeli che “raccontano” persone e stati d’animo come in un romanzo.

A ulteriore testimonianza della qualità delle opere pervenute, sottolineata dalla presidente Antonia Arslan, la Giuria ha inoltre ritenuto di segnalare il libro D’ora in poi, di Adalgisa Zanotto (Fara edizioni).

Un riconoscimento speciale alla carriera è stato consegnato a Cesare Cavalleri, giornalista, scrittore, critico letterario, autore del libro Sintomi di un contesto (ed. Mimesis).

Anche questa edizione del Premio, per dare ascolto e valorizzare la voce dei giovani, ha proposto una sezione del premio a loro dedicata dal titolo Parole e Immagini.

La giuria, presieduta da Raffaella Pagetta, ha assegnato il primo premio a Davide Tosetti con l’opera Sfoghi di un sognatore.Si è aggiudicata il secondo premio, Sofia Piva, con L'alchimia della bellezza. Premiato anche l’I.I.S.S. Newton – Pertini, di Camposampiero (era presente in sala a ritirare il riconoscimento la dirigente Chiara Tonello) per la qualità complessiva delle opere inviate. Segnalazioni a Irene Gazzola, Marta Pattaro, Alice Lucato e alla Scuola dell’Infanzia Deledda di Bologna.

Premi e riconoscimenti sono stati assegnati in occasione della cerimonia, svoltasi in presenza, domenica 6 giugno ai Santuari antoniani di Camposampiero.

Dal 1972 il Premio Camposampiero, concorso nazionale biennale di poesia religiosa, promuove il valore universale della poesia e quello particolarissimo della poesia religiosa, privilegiando le composizioni nelle quali sia vivo e dominante il senso del divino, in piena dignità estetica.

Anche la 25 a edizione del premio è stata intitolata a David Maria Turoldo, che per un decennio presiedette la giuria, e che a Camposampiero fu molto legato.

Soddisfatta il sindaco Katia Maccarrone, che ha ringraziato il comitato organizzatore presieduto da Fabio Argenti, le giurie, la Pro Loco di Camposampiero, gli sponsor, i media partner e quanti, a vario titolo, hanno contribuito al successo dell’iniziativa: «Si chiude un’edizione caratterizzata dal rinvio determinato dall’emergenza sanitaria - ha sottolineato il sindaco – Tuttavia, grazie al lavoro proficuo del Comitato e delle  giurie, l’iniziativa ha centrato in pieno il suo obiettivo, che è quello di dare voce alla poesia ed ai suoi interpreti. Il Premio Camposampiero di Poesia Religiosa è la più importante manifestazione culturale della nostra città. A 49 anni dalla fondazione ciò rimane possibile anche perché ciascuna delle amministrazioni comunali che si sono succedute ha continuato a credere in questa iniziativa che, attraverso la poesia, indaga nell’animo umano e nella sua intrinseca spiritualità».

Il sindaco ha voluto, inoltre, sottolineare il ruolo svolto durante tutto il percorso dal Lions Club Camposampiero, cofondatore del Premio, rappresentato in sala dal presidente Mauro Olivetti, che dal 1972 continua ad essere un elemento imprescindibile per la promozione dell’iniziativa.

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