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Insegnamento della religione cattolica: oltre le incertezza di oggi

Entro il prossimo 28 gennaio gli studenti e le loro famiglie sceglieranno se avvalersi della materia scolastica. L'Irc offre l'opportunità di superare insieme le fatiche, di crescere sul piano educativo e di ravvivare la ricerca di nuovi stili di vita, tenendo presenti tutte le dimensioni della persona

Come ogni anno al momento dell’iscrizione al prossimo anno scolastico, entro il 28 gennaio, gli studenti e le loro famiglie confermeranno o meno la scelta di avvalersi dell’Insegnamento della Religione cattolica.

La situazione scolastica ancora oggi è molto complicata per le difficoltà derivanti dalla pandemia e condiziona le famiglie nella organizzazione della vita quotidiana, ma soprattutto mette gli alunni in una condizione di precarietà. E’ condivisibile lo sforzo di mantenere aperte le scuole per assicurare ai bambini e ai ragazzi la possibilità di seguire in presenza le varie attività didattiche e di vivere l’esperienza di aggregazione e socializzazione che la scuola può offrire.

Le situazioni di incertezza vissute dagli alunni
Le preoccupazioni a livello sociale e familiare fanno vivere condizioni di ansia e di incertezza agli studenti, che non sempre riescono a gestire e superare.
Spesso i ragazzi ascoltano le notizie su quanto sta succedendo e chiedono rassicurazioni ai genitori e agli insegnanti per poter comprendere e vivere questo periodo con maggiore consapevolezza. Le limitazioni negli spostamenti e la riduzione delle possibilità di incontro stanno creando situazioni relazionali ed emotive non facili.
In questa realtà l’Insegnamento della Religione cattolica a scuola continua a proporsi come momento educativo a favore delle nuove generazioni, offrendo occasioni di riflessione, di confronto, di comprensione della realtà, di incontro.

La scuola come momento di ricostruzione personale
Se a livello sociale si parla di ripartenza, a livello individuale e relazionale per i bambini e i ragazzi la scuola può rappresentare un momento di ricostruzione personale, andando oltre le incertezze derivanti dalla pandemia. L’Irc offre l’opportunità di superare insieme queste fatiche, di crescere sul piano educativo e di ravvivare la ricerca di nuovi stili di vita, tenendo presenti tutte le dimensioni della persona, compresa quella spirituale che può offrire un valido contributo sul piano esistenziale.

La Presidenza della Conferenza episcopale italiana, nel suo messaggio per la scelta dell’Irc, sottolinea il valore dell’incontro, del dialogo, dell’accoglienza, dell’aiuto sugli interrogativi più sinceri di ogni alunno e sul contributo al percorso di crescita personale, che questa disciplina scolastica può offrire a tutti gli studenti e alle loro famiglie. Accogliamo dunque l’invito a scegliere l’Irc per offrire alle giovani generazioni una valida opportunità di maturazione personale e comunitaria.

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