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Il libro: la "Donna dei fiori" racconta di semi, di incontri e di pace

L'opera per l'infanzia della giornalista trevigiana Laura Simeoni, illustrata da Piero Sandano, sarà presentata martedì 8 febbraio alle 15 nella sala convegni del convento di San Francesco a Treviso

a pace può avere il colore dei fiori che sbocciano a primavera e può nascere anche dalle bombe e dalle mani rugose di una vecchia donna. E’ quello che racconta “Donna dei fiori”, l’ultimo libro di Laura Simeoni, trevigiana, giornalista e scrittrice, dedicato ai bambini, per sensibilizzarli sulla necessità di “seminare pace”.

Autrice di testi per l’infanzia, ma non solo (“anche per adulti che non hanno perso la genuinità dello sguardo bambino”), Simeoni ha pubblicato diversi libri legati al mondo delle tradizioni popolari, recuperando antiche leggende del territorio veneto. In questa nuova opera, pubblicata per le edizioni Aurelia di Asolo, parte da una storia vera, quella di un’anziana donna palestinese di Ramallah, immortalata qualche anno fa dal fotografo Majdi Mohammed, mentre recuperava mine esplose e le riempiva di terra e di semi, ma soprattutto di speranza. Chi assiste a questa “semina”, nel libro, non è un fotografo, ma un soldato “grigio” e triste che marciava e combatteva, insieme ad altri soldati come lui, i nemici di là del confine, col fucile o con granate, che curiosamente portano “il nome di un frutto, buono e dolce, pieno di chicchi rossi”. Un giorno la monotonia di giornate di guerra sempre uguali viene spezzata dal gesto di un’anziana donna che raccoglie le granate esplose, sotto la linea del filo spinato. Per alcuni giorni il soldato si sente meno solo, ma improvvisamente la donna scompare. A primavera, la meraviglia: il soldato trova le bombe “sbocciate”, la donna le aveva riempite di semi e ora, tutti insieme, quei fiori disegnano la parola “pace”. Quel giorno il soldato torna a casa senza sparare, sorridendo.

Il libro è splendidamente illustrato da Piero Sandano ed è scritto in italiano e in arabo, con storyboard in inglese. Realizzata con la collaborazione del Festival italo marocchino (la traduzione in arabo è della cooperativa Hilal) e dell’associazione “A light for hope”, la pubblicazione è sostenuta anche dal Centro di servizio per il volontariato di Treviso-Belluno con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione - uffici scolastici regionale e provinciale. L’obiettivo, infatti, è la diffusione della storia nelle scuole, “per far capire che ciascuno di noi può fare la differenza - spiega l’autrice -, mutare il corso degli eventi, perché la grande Storia è costituita di piccole storie, in cui le persone possono scegliere tra bene e male e dare spazio a un altro mondo possibile”.

L’occasione per conoscere questa storia e sentirla raccontare dalla sua autrice sarà martedì 8 febbraio alle ore 15 nella sala convegni del convento di San Francesco a Treviso. Accesso libero con green pass. Necessaria la prenotazione ai numeri: 3382113795 e 3356175203.

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