sabato, 23 novembre 2024
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Festival biblico al via a Treviso con Andrea Riccardi

Un’adesione oltre le aspettative. La serata di giovedì 4 maggio, che apre il Festival biblico a Treviso, deve spostarsi dalla chiesa di San Teonisto all’auditorium del collegio Pio X (ingresso da viale D’Alviano). Con le prenotazioni online è stato superato, infatti, il numero di persone che possono essere accolte a San Teonisto.Il Festival Biblico vuole favorire la diffusione delle Sacre Scritture al di fuori degli spazi ecclesiali, attraverso la molteplicità di linguaggi e forme espressive che i format artistici, i dialoghi e il confronto con le diverse realtà culturali e religiose offrono, in una sorta di agorà dove il confronto è libero e creativo.

Un’adesione oltre le aspettative. La serata di giovedì 4 maggio, che apre il Festival biblico a Treviso, deve spostarsi dalla chiesa di San Teonisto all’auditorium del collegio Pio X (ingresso da viale D’Alviano). Con le prenotazioni online è stato superato, infatti, il numero di persone che possono essere accolte a San Teonisto. E così gli organizzatori hanno avvisato tutti iscritti del cambio di sede per l’incontro con il prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, appena tornato da un viaggio nella martoriata Ucraina.
Dalle 20.30, Riccardi in dialogo con il vescovo Michele Tomasi, rifletterà sulla “Pacem in terris: dopo 60 anni è ancora un sogno possibile?”.
Il titolo, e filo conduttore di tutti gli eventi, che si svolgeranno in città dal 4 al 7 maggio, è “Genesi 1-11”: nei primi 11 capitoli del grande libro della Creazione trovano spazio grandi temi di attualità, a cominciare dalla custodia e salvaguardia della terra, alle relazioni tra gli uomini, ai conflitti, e poi il lavoro, la fede, il peccato. L’appuntamento è curato in collaborazione con Fondazione Imago Mundi e si inserisce nell’ambito della mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata” in corso alle Gallerie delle Prigioni di Treviso.
Durante la serata sarà presentato il Programma generale del Festival, con uno spazio specifico dedicato all’illustrazione del progetto “Il bosco che ancora non c’è”, realizzato in Piazza Duomo con la collaborazione, in particolare, di Fondazione Benetton Studi Ricerche e Campagna Amica (intervento di presentazione di Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton), nonché delle iniziative per il 50° di Caritas Tarvisina (intervento di don Davide Schiavon): la sede della Casa della carità sarà, infatti, l’altro fulcro cittadino del Festival, in particolare con la cena di condivisione di sabato 6 “Fratelli alla stessa tavola”.
Nel pomeriggio di giovedì, alle 18.30, negli Spazi Bomben di via Cornarotta sarà inaugurata la mostra “La creazione dipinta: paesaggi e animali dalla collezione Maurocordato”, in collaborazione con Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Il programma di venerdì 5 maggio
Incontri importanti anche venerdì 5 maggio, con i giovani di “Economy of Francesco” – Riparare il linguaggio dell’economia: intervento di Stefano Rozzoni, docente all’Università di Bergamo; alle 16 all’auditorium Casa dei Carraresi, “E le cateratte del cielo si aprirono” – il racconto del diluvio e la cura del territorio, con i docenti universitari Francesco Vallerani e Teresa Bartolomei; alle 17, in oratorio Oikos del Duomo, incontro con Paolo Malaguti e “Il Moro della cima”; alle 17.30 passeggiata guidata in città, tra dolci acque, parole e spirito, con partenza da piazza Duomo: “Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino”, grazie a Beatrice Mazza, geologa e Ilaria Simeoni, storica dell’arte (si replica sabato alle 9.30). La giornata si chiude all’auditorium Appiani di Fondazione Cassamarca, alle 20.30, con il musical “Love, love, love”, messo in scena dall’associazione Fattibillimo e la Magical mystery orchestra.
Il Festival Biblico nella città di Treviso è ideato e promosso dalla Diocesi di Vicenza (dove è nato 18 anni fa) e dalla Società San Paolo, con l’adesione delle Diocesi di Treviso, Vittorio Veneto, Verona, Padova, Adria-Rovigo e Chioggia, e con la collaborazione di una nutrita rete di associazioni e realtà culturali del territorio. Oltre alla collaborazione con Fondazione Cassamarca, presente fin dalla prima edizione, altre nuove collaborazioni si sono sviluppate: quelle con Fondazione Imago Mundi, Fondazione Benetton Studi Ricerche, Coldiretti Treviso, Fondazione Opera Pia Maurocordato, e con l’associazione “Fattibillimo” sui temi dell’inclusione.

Il Festival Biblico vuole favorire la diffusione delle Sacre Scritture al di fuori degli spazi ecclesiali, attraverso la molteplicità di linguaggi e forme espressive che i format artistici, i dialoghi e il confronto con le diverse realtà culturali e religiose offrono, in una sorta di agorà dove il confronto è libero e creativo.
Dopo aver affrontato l’anno scorso il complesso libro dell’Apocalisse, l’ultimo delle Sacre Scritture, quest’anno si torna “al principio”, alla creazione, con il primo libro della Bibbia. Il titolo scelto per l’edizione 2023, infatti, è “Genesi 1-11”: trasmette l’idea portante, quel processo di creazione continua, che ci fa riscoprire vulnerabili in questa terra, anch’essa fragile e bisognosa di una rinnovata custodia. Una riflessione tanto più urgente oggi, in un tempo in cui alcuni dei grandi temi che proprio nei primi 11 capitoli del grande libro della Creazione trovano spazio, ci appaiono più che mai al centro del nostro abitare il mondo e della complessa realtà che ci circonda: la creazione del mondo e della storia, le relazioni tra esseri viventi e la difficile fraternità tra gli uomini, la libertà, il riposo, ma anche la trasgressione, il peccato, la redenzione, il lavoro, il giudizio, la fede.

Il bosco che ancora non c'è
L'appuntamento del 4 maggio con Riccardi, come altri del Festival, è curato in collaborazione con Fondazione Imago Mundi e si inserisce nell’ambito della mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata” in corso alle Gallerie delle Prigioni di Treviso.
In questa occasione sarà presentato il Programma generale del Festival, con uno spazio specifico dedicato all’illustrazione del progetto “Il bosco che ancora non c’è”, realizzato in Piazza Duomo (con l’intervento di Luigi Latini), nonché delle iniziative per il 50° di Caritas Tarvisina (intervento di don Davide Schiavon): la sede della Casa della carità sarà, infatti, l’altro fulcro cittadino del Festival, in particolare con la cena di condivisione “Fratelli alla stessa tavola”.
“Il bosco che ancora non c’è” è realizzato in collaborazione con Comune di Treviso, Provincia di Treviso, Campagna Amica, Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Issr Giovanni Paolo I, con il contributo di Camera di Commercio Treviso – Belluno | Dolomiti e Coldiretti Treviso.
Una piazza forse non è il luogo più adatto per piantare un bosco, ma l’installazione temporanea, con più di mille piante forestali pronte per essere piantumate, pone una domanda a tutti: “Come posso coltivare e custodire questo mondo che mi è affidato?”. L’installazione in Piazza Duomo, fruibile sabato 6 e domenica 7 maggio, sarà animata dalla presenza di volontari pronti a dialogare con i passanti e a spiegare il senso della proposta. Tutti saranno invitati a farsi carico di “coltivare e custodire” qualcuna delle piante messe gratuitamente a disposizione: singoli cittadini, associazioni, enti privati e pubblici. Alcuni eventi, come la passeggiata lungo i corsi d’acqua della città (per evidenziare il valore dell’acqua e del suo corretto utilizzo), nonché i laboratori, prenderanno avvio, o si svolgeranno, proprio in Piazza.

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