venerdì, 18 aprile 2025
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Arriva la cometa di Pasqua scoperta da un figlio di emigranti trevigiani

Nel cielo sta, infatti, brillando da alcuni giorni, e si potrà vedere in tutto il suo splendore il 24 e 25 aprile, una cometa scoperta da Michael Mattiazzo, un appassionato astrofilo australiano di origini trevigiane. 55 anni, figlio di genitori trevigiani emigrati a metà del secolo scorso. Il papà si chiama Enzo ed è originario di Ponzano Veneto, la mamma si chiama Lina Rizzardo ed è originaria di Cavaso del Tomba

Una cometa per Pasqua? Non è uno scherzo, ma è la storia inaspettata e affascinante che queste festività pasquali ci porteranno. Una nuova cometa con la sua coda di gas e polveri spaziali, illuminerà il cielo nei prossimi giorni e meteo permettendo ci farà sollevare la testa. Nel cielo sta, infatti, brillando da alcuni giorni una cometa scoperta da Michael Mattiazzo, un appassionato astrofilo australiano di origini trevigiane. 55 anni, figlio di genitori trevigiani emigrati a metà del secolo scorso. Il papà si chiama Enzo ed è originario di Ponzano Veneto, la mamma si chiama Lina Rizzardo ed è originaria di Cavaso del Tomba.

Cacciatore di comete

Mattiazzo lavora come responsabile di laboratorio, ma ha la grande passione per le comete, per la quale è conosciuto nell’ambiente astronomico e apprezzato dalla comunità scientifica, Nasa e Esa per le sue costanti scoperte. L’abbiamo raggiunto nel Sud dell’Australia dove vive con la moglie Angela per farci raccontare di questa nuova scoperta. La sua passione per le stelle viene da lontano. “Ho iniziato - ci ricorda Michael - a dare la caccia alle comete nel 1997 e questa è la mia decima cometa SWAN accreditata, 4 da solista e 6 insieme ad altri scienziati. E’ per me un privilegio essere riconosciuto a livello internazionale come cacciatore di comete”.

L’ultima scoperta

La cometa si può osservare dall’Italia poco prima dell’alba, bassa sull’orizzonte nord-orientale, per ora solo con un telescopio e ha già affascinato con il verde brillante della sua chioma molti astrofili. Da dopo Pasqua si potrà vedere anche nel cielo serale ad occhio nudo, mostrandosi in tutto il suo splendore fra il 24 e il 25 aprile. Sarà preferibile comunque usare un binocolo! La cometa continuerà a passeggiare sopra le nostre teste fino alla fine di aprile e Mattiazzo emozionato ci racconta che prevede “raggiungerà il perielio e il perigeo simultaneamente il 1° maggio. La sua evoluzione e luminosità resta incerta. Se la cometa sopravviverà al suo incontro con il Sole, si dirigerà rapidamente verso sud e diventerà visibile agli australi a partire dalla seconda settimana di maggio”.

Con gli occhi all’insù

Michael è una persona schiva che non ama i riflettori, ma battendo il suo cuore trevigiano ci ha regalato un po’ del suo tempo per raccontare come è avvenuta la scoperta della decima cometa.

“Guardare la vita e il movimento degli astri richiede molta pazienza. Più di qualche notte insonne e tanta passione, ma anche studio dei dati disponibili al pubblico sul sito web del Progetto SWAN gestito dall’unità di ricerca francese sull’atmosfera e sullo spazio (LATMOS).”

Come si copre una cometa

“In concreto - ci dice Mattiazzo - utilizzo i dati dello strumento denominato SWAN (acronimo di Solar Wind Anisotropies) che altro non è che una vecchia fotocamera ultravioletta in orbita dal 1995 a bordo della sonda spaziale SOHO (Solar Heliospheric Observer) di Nasa e Agenzia spaziale europea.

Il suo scopo principale è studiare il Sole utilizzando diversi strumenti, ma come vantaggio collaterale, lo strumento SWAN è un ottimo rilevatore di comete. SWAN acquisisce un’immagine giornaliera dell’intero cielo a bassa risoluzione che viene resa pubblica. Il 30 marzo scorso, ho notato un oggetto in movimento, la cui luminosità aumentava costantemente, che non corrispondeva ad alcuna cometa nota. Ho incrociato i dati ed ecco la scoperta di una nuova cometa denominata C/2025 F2 (SWAN), dal nome dello strumento utilizzato.”

Gli chiediamo quali siano i segreti dei suoi successi nel scovare nuove comete nella volta celeste “Ci vogliono molta pazienza, un po’ di fortuna ed esperienza – ci dice – nell’analizzare i dati, perché ci sono molti falsi positivi dovuti alla bassissima risoluzione e alle numerose sorgenti di fondo, soprattutto nella regione della Via Lattea. Le comete hanno maggiori probabilità di essere trovate in avvicinamento al Sole, quindi questa regione deve essere monitorata attentamente.

Una volta che pensi di aver trovato una possibile candidata, devi escludere le comete note.La seconda sfida è trovare la cometa nel cielo notturno. I dati SWAN vengono solitamente resi pubblici con un ritardo di circa 3 giorni, quindi è necessario prevedere dove si trovi attualmente la cometa nel cielo notturno. Potrebbe essere più favorevole per gli osservatori meridionali o settentrionali. In questo caso, non era visibile dalla mia posizione a sud dell’equatore, quindi ho dovuto tentare una conferma a terra usando un telescopio remoto. Le posizioni SWAN indicavano che la cometa si trovava a soli 30 gradi dal Sole. Questo rappresenta una sfida poiché la maggior parte degli osservatori remoti non consente ai propri telescopi di puntare a un’altitudine così bassa.

Una volta individuata l’area di ricerca ho fatto alcune fotografie della porzione di cielo interessata dal passaggio della cometa. Non avendo avuto molto successo per l’osservazione con telescopio da dove vivo, per le sfavorevoli condizioni meteorologiche, il 1° aprile ho inviato un’e-mail chiedendo assistenza alla comunità cometaria, che ha risposto rapidamente. Dopo alcuni giorni di dati astrometrici, una volta rilevata e misurata la posizione della cometa ho condiviso i dati con gli astronomi di tutto il mondo. Alcune verifiche da parte del Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale e l’8 aprile mi è stata riconosciuta la paternità della scoperta”.

Una curiosità

“La cometa che vedrete in questi giorni sembra aver già doppiato il Sole in precedenza, circa 70.000 anni fa”.

In ogni caso, un binocolo sarà l’alleato migliore per non perdere questo meraviglioso incontro con la C/2025 F2 (SWAN).

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