Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Al Museo Bailo di Treviso nuova stagione di grandi eventi
Inaugurate al Bailo quattro nuove sale monotematiche, permanenti. Nel periodo 2023-24 gli spazi riservati alle esposizioni temporanee del museo saranno animate da programmi biennali di eventi "Da Martini a Boldini. Due anni di grandi mostre al Museo Bailo".
I visitatori del Museo Bailo di Treviso possono ora godere di quattro nuove sale monotematiche, ciascuna dedicata a un protagonista della pittura veneta del Novecento legato alla città di Treviso. Al percorso museale già esistente si aggiungono, quindi, spazi specifici riservati ad Alberto Martini (1876–1954), Nino Springolo (1886–1975), Lino Selvatico (1872–1924) e Giovanni Barbisan (1914–1988).
L'inaugurazione ufficiale della nuova sezione permanente si è tenuta lo scorso 29 novembre, alla presenza dell'Amministrazione comunale di Treviso (il sindaco, Mario Conte, e l'assessora ai Beni culturali e Turismo, Lavinia Colonna Preti), del dirigente dei Musei civici trevigiani, Fabrizio Malachin, della sindaca di Oderzo, Maria Scardellato, del presidente della Camera di Commercio Belluno e Treviso, Mario Pozza, del dirigente del settore Responsabilità sociale e sponsorship di Generali Italia, Paolo Montagni.
Programmazione mostre temporanee 2023-24
Gli amministratori comunali si sono detti molto soddisfatti del percorso in ambito culturale che la città ha compiuto in questi ultimi anni, in particolare negli ultimi mesi con la mostra su Canova, che ha attirato oltre 60 mila visitatori (nel 2017 al Bailo i visitatori erano 11 mila l’anno). “Nonostante il Covid e tutte le problematiche che la pandemia ha portato con sé - hanno detto - noi abbiamo continuato a progettare e a investire in ottica strategica, puntando su partnership significative, ad esempio con Fondazione Benetton, con la Diocesi di Treviso, con il Comune e la Fondazione Città di Oderzo, con la Camera di Commercio, con sponsor privati, come Generali Valore Cultura, Arper e Prosecco doc che ringraziamo per il supporto essenziale e il lavoro di squadra. Crediamo fermamente nella ripartenza attraverso il bello. Ora abbiamo anche la capacità di organizzare le «mostre in casa» e pensiamo davvero che Treviso possa essere a tutti gli effetti considerata una capitale della cultura”.
Nel periodo 2023-2024 gli spazi riservati alle esposizioni temporanee del Bailo saranno animate da una programmazione biennale di eventi “Da Martini a Boldini. Due anni di grandi mostre al Museo Bailo”, in un’alternanza efficace fra pittura e scultura. Le mostre in cantiere fino alla fine del 2024 sono 10, con una precisa linea scientifica: una grande mostra l’anno di attrattività nazionale, a cominciare con la più grande monografia dedicata all’artista trevigiano di nascita, ma di respiro internazionale Arturo Martini (dal 31 marzo al 30 luglio 2023), e una serie di mostre di ricerca e di approfondimento su artisti veneti presenti nelle collezioni museali a partire dal maestro di Martini, lo scultore trevigiano Antonio Carlini, in mostra dal 17 dicembre al 5 marzo 2023.
Le quattro nuove sale permanenti
Per l’allestimento della nuova sala Alberto Martini, la Fondazione Oderzo Cultura, con la quale è stata avviata una collaborazione, ha concesso un gruppo significativo di opere, a partire dal grande “Autoritratto”. Si potranno, inoltre, ammirare 23 chine su cartoncino delle illustrazioni, celeberrime, della “Divina Commedia”, 18 cartoline illustrate dedicate al tema della “Danza Macabra”, un gruppo di strumenti di lavoro dell’artista, insieme alle opere patrimonio dei Civici musei trevigiani.
La sala riservata a Nino Springolo (1886–1975) riunisce importanti opere del maestro, ritratti e paesaggi, mentre la sala Lino Selvatico (1872–1924) è stata possibile grazie alla donazione recentemente pervenuta di opere e testimonianze del raffinato e ricercato ritrattista.
Infine, Giovanni Barbisan torna prepotentemente parte dell’allestimento del Bailo con opere grandi e scenografiche, autoritratti e alcune magnifiche Nature Morte, una delle quali ad affresco.