Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
San Liberale, il patrono laico che i fedeli trevigiani e in particolare l'Ac sentono vicino
Quest’anno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia sarà possibile solo seguire la celebrazione a porte chiuse del vescovo Michele (alle ore 17 su Antenna 3 e in streaming sui siti diocesani). La vicinanza dei trevigiani al proprio patrono si è manifestata in modo particolare nei momenti drammatici della storia cittadina e diocesana.

E’ raro che una diocesi scelga per santo patrono, non in questo tempo, ma addirittura nel cuore del Medioevo, un laico e per giunta neppure martire. Questa scelta di un santo, vissuto nella seconda metà del IV secolo, impegnato nella vita civile, profondamente legato al vescovo di Altino, Eliodoro, e difensore della fede genuina, è la stata la premessa per lo sviluppo di una Chiesa locale che ha visto i laici partecipi e protagonisti della sua storia, che si è manifestata soprattutto negli ultimi 150 anni, caratterizzati da un intenso impegno sociale ed ecclesiale dei cattolici trevigiani, sostenuto da una forte aggregazione associativa, tuttora tra le più importanti in Italia.
Nel corso degli ultimi decenni era divenuto consuetudine il pellegrinaggio diocesano dell’Azione cattolica che riempiva la cattedrale in occasione della festa del santo. Anche se durante gli ultimi anni la presenza era diminuita, rimaneva la testimonianza del legame tra l’associazione e Liberale, per invocare la sua protezione e insieme la forza e il coraggio di una testimonianza limpida e coraggiosa di fede. Quest’anno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia sarà possibile solo seguire la celebrazione a porte chiuse del vescovo Michele (alle ore 17 su Antenna 3 e in streaming sui siti diocesani). La vicinanza dei trevigiani al proprio patrono si è manifestata in modo particolare nei momenti drammatici della storia cittadina e diocesana; il loro affidarsi a Liberale si espresse nel voto fatto, ad esempio, durante la famosa peste di manzoniana memoria, che contagiò i nostri paesi nel 1630-31, e recò la morte, solo considerando la città, a un migliaio di abitanti. Frutto di quella promessa, in segno di ringraziamento, è la statua d’argento raffigurante il Santo, realizzata nel 1639, che viene esposta in Cattedrale ogni anno nei giorni della solennità. Un successivo voto fu pronunciato a nome dei trevigiani dal beato vescovo Longhin il 27 aprile 1917 durante la Prima guerra mondiale riguardante l’erezione del tempio votivo. Sempre Longhin nel 1919, al termine della guerra, chiese e ottenne che la solennità di San Liberale fosse dichiarata festa di precetto.
Anche oggi ci troviamo in un periodo drammatico: la paura del contagio, l’isolamento sociale, la limitazione delle relazioni, le gravi conseguenze economiche, l’impossibilità per ora di poter partecipare alle celebrazioni, hanno forti ripercussioni nella vita personale, familiare e sociale, soprattutto per le fasce più deboli. Diventa importante, allora, affidarsi al Signore anche attraverso l’intercessione del patrono. Lo si può fare attraverso la preghiera rivolta a S. Liberale che il vescovo Michele ha composto in questa occasione. (S.C.)