Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Papa Francesco, l’attesa in Nuova Guinea. Il vescovo Separy: “Pieni di gioia nell’accoglierlo ai confini del mondo”
“Siamo ormai agli ultimi giorni di preparazione per l’arrivo di papa Francesco nella capitale, Port Moresby. Tutti, specialmente i cattolici e le persone di buona volontà, sono molto eccitati e pieni di gioia. Ci aspettiamo oltre 35.000 persone alla messa di domenica 8 settembre”. E’ quanto ci scrive mons. Otto Separy, vescovo di Bereina, e presidente della Conferenza episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone. Lo scorso anno, mons. Separy, ha fatto visita alla nostra diocesi, ed è stato a Noale, per incontrare i familiari di suor Anna Pigozzo, che è la sua segretaria. Della comunità delle Fraternità della Trasfigurazione, fa parte anche suor Giovanna Bordin, di San Gaetano. In quell’occasione, definì quella di Papua Nuova Guinea una “Chiesa bambina”, ma vivace.
“I fedeli - spiega mons. Separy - viaggeranno in aereo, provenienti dalle 19 diocesi della Papua Nuova Guinea e dalle 3 diocesi delle Isole Salomone. Bereina è collegata a Port Moresby da una strada, una delle poche, quindi sarà molto più facile per i fedeli arrivare. Le 3.000 persone registrate della diocesi di Bereina parteciperanno alla messa. Speriamo e preghiamo che la visita del Papa in Papua Nuova Guinea porti pace, gioia, perdono e guarigione”.
Conclude il vescovo: “Il Papa ha deciso di venire da noi semplicemente perché facciamo parte della Chiesa universale. Nel suo pontificato ha parlato spesso di raggiungere le periferie della Chiesa, sia nelle parrocchie che nelle diocesi. Il Pontefice che viene da noi è un chiaro esempio di come raggiungere le periferie e diffondere la Buona novella delle verità bibliche ed etiche fino ai confini del mondo”.