Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Papa Giovanni tra le braccia fraterne del mondo intero
I giorni della sua agonia furono un evento unico al mondo. Mai l'umanità si era sentita come una sola famiglia, stretta al capezzale del vecchio patriarca che aveva saputo parlare al cuore di tutti. Le parole del testamento di Gesù, furono le ultime che papa Giovanni pronunziò: “Ut unum sint .

“Cari fratelli, nessuno conosce le vie del futuro! Dovunque io dovessi andare nel mondo, se qualcuno passasse dinanzi alla mia casa, di notte, in condizioni angosciose, costui troverà alla finestra un lume acceso. Bussa! Bussa! Non ti domanderò se sei cattolico o no, fratello, entra! Due braccia fraterne ti accoglieranno, un cuore caldo di amico ti farà festa”. La sera del 3 giugno 1963, le braccia fraterne erano quelle del mondo intero, rappresentato dalla folla in piazza san Pietro, in preghiera dinanzi alla finestra illuminata del palazzo apostolico, per abbracciare chi tanti anni prima aveva pronunciato quelle parole e che ora stava morendo: papa Giovanni XXIII. Nel 1934, al termine del suo servizio in Bulgaria, l'allora nunzio Angelo Giuseppe Roncalli si accomiatava con le espressioni riportate sopra. Lasciava in tutti un grande rimpianto per la sua straordinaria capacità di accoglienza che, in anni ancora lontani dal clima del Concilio, diceva come la Chiesa debba essere madre prima che maestra. Il Concilio Ecumenico Vaticano II, una trentina d'anni dopo, sarebbe stato il capolavoro dello Spirito Santo compiuto con quell'umile e docile strumento che fu papa Giovanni.
I giorni della sua agonia furono un evento unico al mondo. Mai l'umanità si era sentita come una sola famiglia, stretta al capezzale del vecchio patriarca che aveva saputo parlare al cuore di tutti. Le parole del testamento di Gesù, furono le ultime che papa Giovanni pronunziò: “Ut unum sint “ (Che siano una cosa sola). Padre Balducci, presentando per primo alcuni scritti del papa, scrisse : “Quando Dio manda uomini come papa Giovanni, non è certo perchè si scrivano libri su di lui, ma perché ci sia impossibile continuare a vivere e a pensare come se egli non fosse mai venuto tra noi”. Il raggio di luce che lo Spirito Santo ha acceso con Giovanni XXIII continua ad illuminare la chiesa e il mondo. Sulla scia di questa luce cammina oggi papa Francesco. Se ti rendi poi conto come tutto sia partito dall' umile cascina bergamasca di Sotto il Monte, comprendi che Dio conduce la storia con una fantasia e semplicità di mezzi che incanta.