Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
E' mancato il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino
Dopo lunga malattia, sabato 17 dicembre è mancato il cardinale Severino Poletto, vescovo emerito di Torino. Originario di Salgareda, ultimo di 11 fratelli, non aveva mai scordato le sue origini trevigiane.

È morto nella tarda sera di sabato, 17 dicembre, il cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino, dopo una lunga malattia. Aveva 89 anni. Il cardinale era originario di Salgareda, provincia e diocesi di Treviso, dove era nato il 18 marzo 1933, ultimo di 11 figli.
Qui ha vissuto fino a 19 anni, quando la famiglia si trasferì in Piemonte, per il lavoro del padre. Il giovane Severino ha frequentato il Seminario di Treviso fino al 1953, anno della morte del papà, per poi iscriversi al Seminario Maggiore di Casale Monferrato, avvicinandosi alla famiglia.
Il Vescovo Michele Tomasi esprime il proprio cordoglio e quello della diocesi tutta “per la morte del cardinale Poletto, che ha servito la Chiesa con dedizione e umiltà, con passione e spirito di dialogo, in particolare in un territorio, come Torino, ricco di fermenti e di grandi sfide sociali. Molti lo ricordano come custode appassionato della Sindone, con le due ostensioni del 2000 e del 2010, promotore del lavoro di restauro del sacro Telo, oltre che di un simposio internazionale di studi sulla Sindone che riunì nel 2000 scienziati da tutto il mondo”.
“Ricordo con vivo piacere la lunga e cordiale telefonata del cardinale – sottolinea Tomasi -, in occasione della mia nomina a vescovo di Treviso, nella quale mi confidava i suoi bei ricordi e la sua riconoscenza per il periodo passato nel nostro Seminario. Il cardinale non aveva dimenticato le sue radici – aggiunge – e più volte ha fatto ritorno in diocesi, in particolare nel 2012 e nel 2017 nella sua Salgareda e nel 2014 a Castelfranco, nella celebrazione per i 100 anni della morte di San Pio X”.
Ricordando in quella occasione le qualità del Papa santo, Poletto disse che Pio X è santo “perché è stato un prete santo. Quando ho scritto la lettera pastorale per i 50 anni del mio sacerdozio “Soprattutto prete”, ho precisato proprio questa idea: ciò che la Chiesa mi ha chiesto di fare, dopo essere stato parroco, ha avuto la sua caratteristica fondamentale nell’ordinazione sacerdotale”.