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Riese: serata di immagini, parole e musica per la festa di san Pio X

In occasione del 110° anniversario della morte di Papa Pio X, il 20 agosto 2024, la storica via Giuseppe Sarto, di fronte alla Casa Museo Pio X, ha ospitato la manifestazione “I giorni di Pio X”: una serata dedicata alla multivisione” Vivo o morto tornerò” di Giorgio Cividal e al concerto per San Pio X, diretto dal maestro Luca Gheno.

Il giorno prima, lunedì 19, la chiesa parrocchiale è rimasta aperta fino alle ore 23, per la preghiera personale, in ricordo della morte di Pio X, avvenuta alle ore 1.16 del 20 agosto 1914.

La serata del 20 è stata aperta con il ringraziamento al parroco don Giorgio Piva, che ha voluto riunire per l'occasione le corali del territorio: la Corale San Lorenzo di Poggiana, la Corale San Pio X di Riese Pio X, il Coro Sant' Antonio Abate di Spineda e il Coro Vita Nuova di Vallà. Ringraziamenti sono stati espressi anche alla sindaca, Ombretta Basso, e all'assessore alla cultura, Matteo Guidolin.

Il concerto si è articolato in due distinti “quadri musicali”, ispirati al Motu Proprio “Tra le sollecitudini” di Papa Pio X, che ha profondamente influenzato la musica sacra.

Il primo quadro, intitolato “Il mistero della cena”, ha esplorato il mistero eucaristico attraverso brani di compositori come Lorenzo Perosi, César Franck e Georg Friedrich Haendel, arricchiti dalle interpretazioni di Cristian Minato (tenore), Sonia Battilana (soprano) e dall' l'organista Daniele Carretta, sotto la direzione di Luca Gheno. Tra i due quadri, un intermezzo musicale ha dato l'opportunità di ascoltare la “Partita in La minore” per flauto solo di Johann Sebastian Bach, interpretata da Oscar Gheno.

Il secondo quadro, “Maria Donna Eucaristica”, ha reso omaggio a Maria come figura centrale nella spiritualità eucaristica. Gli spettatori hanno ascoltato diverse versioni della celebre preghiera dell'Ave Maria, interpretate da vari compositori tra cui Jacob Arcadelt, Pietro Mascagni, Lorenzo Perosi, W. Gomez e F. Lopez. Questo quadro è stato un viaggio musicale attraverso le preghiere, suppliche e invocazioni in onore di Maria.

Il concerto si è concluso con la toccante esecuzione di “Fratello sole, sorella luna” di Riccardo Ortolani, interpretata da Sonia Battilana e dai cori. Questo brano, dedicato alla celebrazione del creato e alla spiritualità di San Francesco, ha chiuso l'evento con un messaggio di speranza e rinnovamento.

Una vera sorpresa è stata la multivisione di Giorgio Cividal. Già presentato in occasione della “Peregrinatio corporis”, questa volta si è potuta ammirare nella sua interezza sulle pareti dei tre palazzi prospicienti la casa natale di Papa Sarto. Cividal, con la collaborazione della filodrammatica del paese, riesce a far rivivere le intense emozioni degli anni della formazione e della missione di Pio X. Musica, fotografia e immagini brevi e drammatiche trasportano lo spettatore nel clima e nelle atmosfere degli anni e della spiritualità di Pio X.

Le immagini restituiscono le ansie, le speranze e le preghiere di Giuseppe da giovane, durante gli studi e nei primi incarichi parrocchiali. Il patriarcato di Venezia e il papato a Roma sono raccontati con l'energia della musica e dei colori che si alternavano sulle pareti della piazza, di fronte agli occhi degli spettatori. Fino al quadro finale, dove la Grande Guerra travolge tutto, non solo il passato, ma anche il presente di Pio X: si susseguono sequenze che quasi sommergono la fine della vita di Pio X.

Restano negli occhi, potenti, le immagini delle chiese, quella di Riese Pio X, quella del Santo a Padova, quella di Salzano e l'elegante San Marco, ultima tappa di Pio X prima di Roma. Le chiese che hanno accolto le preghiere di Pio X con quella quotidianità e intensità che Giuseppe aveva imparato da giovanissimo frequentando il santuario delle Cendole.

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