Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il 24 dicembre messa all’aperto del vescovo all’autostazione
Monsignor Michele Tomasi, vescovo di Treviso, presiederà “en plein air” la messa della Vigilia di Natale, domenica 24 dicembre alle ore 18.30 alla stazione delle corriere in via Lungosile Mattei. L’evento è organizzato da Ceis Treviso, Caritas e Comunità di Sant’Egidio, per un momento di raccoglimento, preghiera e condivisione al fianco dell’intera cittadinanza.
Sarà una celebrazione del tutto speciale quella della Vigilia di Natale alle ore 18.30 all’autostazione di via Lungosile Mattei a Treviso. Monsignor Tomasi, vescovo di Treviso, ha scelto di presiedere la messa in una zona notoriamente marginale e delicata della città e di avere al suo fianco alcune delle realtà cittadine che più si occupano di persone in situazioni di difficoltà: CEIS Treviso - cooperativa che gestisce nella Marca strutture di accoglienza, sostegno terapeutico e riabilitazione per persone con problemi di dipendenze e salute mentale -, Caritas Tarvisina - organismo pastorale della Diocesi di Treviso - e Comunità di Sant’Egidio di Treviso - storica realtà dedita al sostegno degli ultimi. La messa sarà concelebrata da don Matteo Volpato, parroco di Fiera e Selvana, nonché assistente spirituale di CEIS Treviso, e saranno presenti i vertici, i professionisti, i volontari e gli utenti delle tre realtà organizzatrici. Un luogo simbolico per ribadire la vicinanza ai soggetti più svantaggiati ed emarginati della cittadinanza. Per questo l’invito a partecipare, da parte degli organizzatori, è rivolto a tutti i trevigiani e le trevigiane, per sentirsi più vicini nel momento di speciale condivisione del Natale.
“Siamo davvero grati a monsignor Tomasi per aver accolto la nostra proposta di una messa a cielo aperto con i nostri ragazzi e con gli amici di Caritas e Comunità di Sant’Egidio - spiega Luca Sartorato, presidente di CEIS Treviso -. Crediamo possa essere un segnale positivo e conciliante per l’intera cittadinanza trevigiana, un nuovo piccolo passo per ricucire i margini al cuore pulsante della comunità, soprattutto in un’occasione di raccoglimento e fratellanza come quella del Natale”.