Amor ch'a nullo amato amar perdona

“Io spero perché il centro del cristianesimo non è ciò che io faccio per Dio, ma ciò che Dio fa per me; il centro della fede non sono le mie azioni, ma l'azione di Dio. La salvezza è che lui mi ama, non che io lo amo” (padre Franco Mosconi).

A chi gli chiedeva che cosa rispondere a Dio che muore d'amore per noi, un monaco della Chiesa Russa rispose: “La giusta risposta all'amore è accettarlo: Non si tratta di fare nulla. La risposta ad un dono consiste nell'accettarlo. Perché vorrebbe fare qualcosa?”. Allora, che altro fare in questa grande settimana dell'“amore folle” di Dio per noi? Prima ancora di riti e celebrazioni, prenditi del tempo silenzioso. Apri il vangelo alle pagine finali. Non sbaglierai, vi troverai il racconto delle ultime ore di Gesù. Leggile e rileggile con l'occhio del cuore, come rileggi le ultime ore delle persone che hai amato. Possa anche tu scoprire quanto siano vere delle parole di Dante sull’“amor ch'a nullo amato amar perdona”. Quando ci si sente amati, non si può far altro che amare a nostra volta colui che ci ama...Il verbo amare prima della forma attiva deve conoscere la forma passiva...Prima c'è l'amore di Dio, poi verrà anche il tuo. E se qualcuno non ricambiasse quell'amore o lo rifiutasse? Ricordati, diceva Isacco di Ninive: "Dio non può che amare".