Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...
Mattarella: 25 aprile, festa della libertà di tutti e festa di speranza
"La rivolta morale del nostro popolo contro gli errori della guerra, contro le violenze disumane del nazifascismo, contro l'oppressione di un sistema autoritario non è esercizio da affidare saltuariamente alla memoria - ha detto il Presidente nel suo discorso -. Stiamo parlando del fondamento etico della nostra nazione"

Oggi, 25 aprile, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha deposto all'Altare della Patria una corona d'alloro per il 70° anniversario della Liberazione. Con il capo dello Stato, accolto dalle Forze Armate in picchetto d'onore, anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il sindaco di Roma Ignazio Marino, il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti. Successivamente Mattarella è volato a Milano dove, al Piccolo Teatro, ha tenuto il discorso per il 70° anniversario della Liberazione.
Al Teatro Piccolo di Milano, con un fuori programma, la platea ha intonato a sorpresa 'Bella ciao', la canzone simbolo della Resistenza ed il presidente Mattarella, sorridente, ha tenuto il ritmo della canzone con l'applauso.
Oggi - ha detto il Presidente - la nostra Repubblica celebra un sentimento di libertà che è diventato pietra angolare della nostra storia e della nostra identità. Dopo gli anni della dittatura l'Italia è riuscita a riscattarsi, unendosi alle forze che in Europa si sono battute contro il nazifascismo, anticipazione del percorso che avrebbe portato poi all'avvio del progetto europeo e che noi siamo chiamati ancora a sviluppare. La rivolta morale del nostro popolo contro gli errori della guerra, contro le violenze disumane del nazifascismo, contro l'oppressione di un sistema autoritario non è esercizio da affidare saltuariamente alla memoria. Stiamo parlando del fondamento etico della nostra nazione. Oggi è la festa della libertà di tutti: una festa di speranza ancor più per i giovani. Battersi per un mondo migliore è possibile e giusto, non è vero che siamo imprigionati in un presente irriformabile".
"Per noi democrazia oggi vuol dire anche battaglia per la legalità. Vuol dire lotta severa contro la corruzione. Vuol dire contrasto aperto contro le mafie e tutte le organizzazioni criminali. Sono una piaga aperta nel corpo del Paese" ha aggiunto Sergio Mattarella intervenendo per il 70° della Liberazione dal Piccolo Teatro di Milano.
"La nostra Europa si gioca la sua credibilità e il suo stesso futuro: senza la consapevolezza del proprio ruolo nel mondo e senza solidarietà non è Europa". Lo ha affermato il presidente sull'emergenza immigrazione. "L'Ue deve essere all'altezza del passaggio epocale che attraversiamo e sviluppare politiche capaci di ridurre gli squilibri interni e i troppi egoismi.