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Card. Bassetti: si percepisce bisogno di nuova rappresentanza dei cattolici in politica

“Le forme politiche variano a seconda dei periodi storici e non c’è solo quella del partito unico. Senza dubbio, però, oggi tra molti cattolici si percepisce un bisogno, che a volte è un’aspettativa, di una nuova rappresentanza del mondo cattolico. Questo rimane un serio argomento di riflessione per il futuro”, ha detto in un'intervista il neo presidente della Cei.

“Non sono un politico e, del resto, la Chiesa non è certo un partito; soprattutto, mai deve ‘essere ossessionata dal potere’, come ha ammonito il Papa al Convegno ecclesiale di Firenze”. Lo afferma il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano “la Repubblica”. “Vivo, semmai, una tensione e un’aspirazione a discernere ‘i segni dei tempi’ alla luce del Vangelo – aggiunge -. Un discernimento che vedo orientato da tre concetti, che saranno la bussola del mio impegno: annuncio, unità e carità”. A due mesi dalla sua nomina a presidente della Cei, il porporato parla anche della sua missione: “Vorrei favorire con tutte le forze una spiritualità dell’unità, attraverso una maggiore collegialità tra i vescovi, un migliore raccordo tra centro e periferia e una maturazione della responsabilità dei laici. Quanto alla cultura della carità, la vedo come l’antidoto agli egoismi sociali, ai particolarismi e agli individualismi sempre più diffusi”.

“Non è assolutamente sbagliato essere visibili nella società. Penso, però, che ci siano due equivoci di fondo. Il primo riguarda la presenza dei cattolici sulla scena politica: dall’unità d’Italia ad oggi, i cattolici hanno fatto politica in modi diversi e non solo attraverso la Dc”, ha detto ancora il card. Bassetti. “Le forme politiche variano a seconda dei periodi storici e non c’è solo quella del partito unico. Senza dubbio, però, oggi tra molti cattolici si percepisce un bisogno, che a volte è un’aspettativa, di una nuova rappresentanza del mondo cattolico. Questo rimane un serio argomento di riflessione per il futuro”. Il secondo equivoco individuato da Bassetti “riguarda la visibilità nella società: a me sembra che, nel vissuto quotidiano degli italiani, i cattolici siano estremamente presenti. La Chiesa italiana nonostante non sia più quella di un tempo è ancora una Chiesa viva e radicata sul territorio. Penso alle parrocchie, ma anche ai movimenti, agli oratori, alle scuole, agli asili, alle attività sportive, alle misericordie, alle mense dei poveri, alle Caritas e ad una miriade di altre opere sociali e religiose. Semmai tutte queste attività del mondo cattolico non sono visibili nei media, ma questo è tutto un altro problema”.

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