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Scuole: promosse e bocciate con molte sorprese

Il sito Eduscopio mette a confronto gli istituti superiori di tutta Italia partendo dai risultati all'Università dei loro diplomati. Nel nostro territorio alcune eccellenze, i voti più alti assegnati alle scuole di periferia

Ci avevano tentato in molti. Provò a dare un voto alle scuole il ministro Berlinguer, istituendo il Sistema nazionale di valutazione per la qualità dell’istruzione. Era il 1997. Poi entrò a regime l’autonomia scolastica con l’avvio di un sistema di cooperazione e competizione. Le scuole si confrontavano sulla qualità, ma come misurarla restava un mistero. Il ministro Fioroni tentò di mettere online tutti i dati con il portale “Scuola in chiaro”, sito che però è ancora assai scarso di documentazione e informazione. Sono passati quasi vent’anni, ma pochissimi sono gli strumenti per valutare quale istituto scegliere dopo la terza media.
Da pochissimi giorni in questa impresa è riuscita la Fondazione Agnelli, che con il suo sito “eduscopio” offre a tutti, docenti, genitori e studenti, uno strumento agile e immediato per valutare e confrontare la propria scuola con le altre del territorio. Prende in esame 700mila diplomati italiani negli anni 2009-10, 2010-11 e 2011-12. Dai loro voti e crediti ricava un indice che si chiama “fga” con il quale concretamente si valuta il successo all’università dei diplomati. Correttamente la Fondazione analizza solo il primo anno, quello che risente maggiormente della preparazione ottenuta alle superiori.
Il limite di questa indagine è quello di non tenere conto del retroterra culturale ed economico di provenienza, tutte le scuole sono messe sullo stesso piano. Inoltre, non considera una variabile fondamentale per i licei, ovvero il loro peso formativo sul piano umano e culturale, un elemento decisivo per lo sviluppo di un buon cittadino e un buon professionista o tecnico.
Tenuto conto di questi limiti lo strumento è ottimo e va integrato con le informazioni sulla scuola che si possono reperire sul territorio. Anche per i docenti ci sono indicatori importanti, quando l’indice “fga” si discosta di più di dieci punti dagli altri istituti dello stesso tipo, non vi è dubbio che la situazione richiede un riesame.
Giustamente la Fondazione non permette la consultazione per creare una graduatoria assoluta. Inutile cercare il migliore liceo linguistico d’Italia, risultato che si ottiene solo dopo qualche centinaio di clic. In effetti questo è un dato che interessa poco a chi si deve iscrivere. La consultazione è facilissima. Non dovrò fare altro che indicare quale indirizzo voglio scegliere alle superiori e in quale comune italiano risiedo. In un paio di click avrò la possibilità di confrontare gli esiti delle scuole che si trovano nella mia zona.
Anche noi di Vita abbiamo consultato “eduscopio” e abbiamo stilato delle piccole graduatorie per zona, partendo dal Miranese e arrivando alla Pedemontana. Il risultato si può vedere nell’articolo qui sotto.

TRA I LICEI OTTIMI RISULTATI PER LO SCIENTIFICO LEONARDO DA VINCI DI TREVISO, MA ANCHE PER IL CLASSICO DI MIRANO

Il nostro viaggio all’interno dei dati di “eduscopio” comincia da Mirano, la zona veneziana della diocesi di Treviso. Scopriamo che il Liceo classico Majorana Corner è battuto di un soffio dal Tito Livio di Padova 85,03 a 84,67, ma i suoi studenti alla fine del primo anno conquistano più crediti, mediamente 80. Sullo stesso livello il Lucrezio Caro di Cittadella, il Giorgione di Castelfranco, un po’ più indietro i licei cittadini: il Canova di Treviso, il Franchetti di Mestre, il Foscarini e il Marco Polo di Venezia. Più indietro lo scientifico di Mirano, solo quinto nel territorio con il 84,76, superando di poco i licei scientifici di Cittadella, Venezia e Camposampiero, ma restando a distanza dal Leonardo da Vinci di Treviso, primo con il suo 89,16. Nell’indirizzo Scienze umane crollano le votazioni, e le opzioni più vicine per il Miranese sono il Berto di Mogliano con il 67,07 e il Duca degli Abruzzi con il 63,75, mentre lo Stefanini di Mestre offre un indice “fga” di 61,63. La media dei voti agli esami universitari poi scende a 25 su 30. Ritorna ottima l’offerta a Mirano per il linguistico, dove il Majorana Corner ha un fga di 80,51, battuto solo dalla fuoriserie, il Liceo Canova di Treviso che ha un indice di 85,53. Nei tecnici Mirano offre il Lorenz, che con il 66,98 è sotto di ben sette punti rispetto al Girardi di Cittadella e cinque al Riccati di Castelfranco; non fa bella figura lo storico Algarotti di Venezia che è ultimo con un fga di 57. Molto indietro nel settore tecnico il Primo Levi di Mirano che si piazza, con il 61,2, al tredicesimo posto, lontano dal primo, il Severi di Padova a 77,27, il secondo, il Meucci di Cittadella, e il quarto, il Martini di Castelfranco con 72,85: mediamente agli esami i suoi studenti raccolgono tre punti in meno rispetto al capofila Severi.
Guardando i dati, da Treviso colpisce il successo dei Licei scientifici che mettono in fila tutti gli altri strappando il primato, ormai solo un ricordo, ai licei classici. Una situazione nazionale, ma che a Treviso ha numeri da record: con 89,16 il Leonardo da Vinci è a tre punti dal massimo raggiunto dall’Umberto I di Torino 92,61. Il Liceo Marconi di San Donà, sempre in diocesi di Treviso, arriva a 89,85, ma il Da Vinci ha una migliore media esami con 28,96, in pratica 29 su trenta, a soli tre centesimi dal record di Conegliano il cui scientifico Marconi raggiunge un indice di 91,47. Caso unico quello del Marconi di Conegliano, primo nello scientifico nel Veneto e secondo nel liceo classico con un indice di 87,35, battendo il Brocchi di Bassano del Grappa e superato solo dal Corradini di Thiene (92,27). Sono risultati notevoli per la provincia di Treviso se si considera che il miglior liceo classico d’Italia, il Majorana di Desio in provincia di Monza, ha un indice di 96,92, in pratica tutti trenta agli esami del primo anno. Treviso città invece, vanta un ottimo liceo linguistico al Canova, che con l’85,53 batte tutta la concorrenza locale.
Nel settore tecnologico l’area trevigiana ha qualche criticità. Non raggiungono l’indice di almeno 70 punti il Fermi di Treviso e l’Einaudi di Montebelluna; neppure a Venezia va meglio: allo Zuccante, al Corner e al Levi di Mirano. Appena sopra 70 il Palladio di Treviso, il Planck di Villorba e il Martini di Castelfranco Veneto, ma sono lontani dai 79,19 punti del Casagrande di Pieve di Soligo. Stellare la distanza con il campione nazionale che è l’Istituto tecnico Marie Curie di Pergine Valsugana, in provincia di Trento, che raggiunge i 95,6 punti. Decisamente poca fortuna nei centri urbani per i Licei delle Scienze umane, nonostante l’impegno di presidi e docenti nel rilanciare questo indirizzo appena riformato. Così chi abitasse a Treviso nel raggio di trenta chilometri trova il Duca degli Abruzzi e a Venezia lo Stefanini e il Benedetti  Tommaseo, tutti però piazzati in coda attorno a 60 punti. Nel sociale vale, più che negli altri casi, il dato, emerso dall’indagine di “eduscopio”, che periferia è meglio: a Montebelluna il Veronese arriva a 68,16, seguito dal Berto di Mogliano e dal Newton di Camposampiero. Il migliore del Veneto è a Dolo: il Galileo Galilei 75,08. Anche nel settore economico vale la regola che piccolo e decentrato è meglio. Riccati, Luzzati e Mazzotti di Treviso sono sotto i 70 punti, mentre appena sopra ci sono Einaudi e Martini di Montebelluna e Castelfranco. Ancora un’eccellenza a Conegliano dove il Marco Fanno arriva a 83,67 punti.
In chiaroscuro la situazione di San Donà di Piave. A San Donà il Liceo classico Montale si fa battere dal Canova di Treviso e anche dal Franchetti di Mestre, non di molto a dire il vero, ma è lontano con il suo 78,66 dai campioni veneti.
Nella Pedemontana i due centri Castelfranco e Montebelluna patiscono la concorrenza delle province vicine. A Castelfranco il liceo classico, pur caratterizzato da un discreta selezione, è solo sesto, lasciando dietro solo il Canova di Treviso e consolandosi con il più alto voto medio di maturità 81,2. Recupera una posizione sugli altri invece lo scientifico Giorgione che, oltre a sfornare ben 132 diplomati rispetto ai 32 del classico, ha un buon 86,38. L’indirizzo economico a Castelfranco è presidiato dal Martini, che ottiene un 71,25, ad un soffio dal 71,48 dell’Einaudi di Montebelluna che supera però nella media voti agli esami: oltre 26 su 30. Lontanissimo ancora un istituto di Conegliano, il Fanno, che arriva a 83,67. Per quanto riguarda il settore tecnologico il Martini si ferma a 72,85, nella media degli istituti tecnologici trevigiani e del resto del Veneto che conosce punte solo a Pieve di Soligo 79,19 e Agordo 79,57.
L’area del Montebellunese è tenuta dal Liceo Levi che con lo scientifico si piazza al quarto posto, dopo il Da Vinci di Treviso, ma con un valore di 88,47 di eccellenza nazionale, a soli tre punti dal gettonatissimo Da Ponte di Bassano. Perde un posto con il classico dove si ferma a 83,81, lasciando appena dietro il Giorgione di Castelfranco, ma lontano dall’87,35 del Marconi di Conegliano. Per il liceo delle Scienze umane il Veronese totalizza un 68,16, senza infamia e senza lode, nella media trevigiana, ma staccato dal Galileo Galilei di Dolo 75,81, mentre in altre parti d’Italia i licei delle Scienze umane superano gli 80 punti. Nell’indirizzo economico l’Einaudi si allinea ai valori di Castelfranco Veneto con 71,48, ma a ben 12 punti dal Fanno di Conegliano. Crolla Montebelluna nell’indirizzo tecnico, con l’Einaudi al tredicesimo posto, nel raggio di trenta chilometri, con 62,34, sorpassato di ben 17 punti dal Casagrande di Pieve di Soligo. Dell’area camposampierese ci sono solo i dati dello scientifico Isaac Newton: con 84,14 si piazza dietro a tutti i licei limitrofi, con l’eccezione del Lucrezio Caro di Cittadella e il Curie di Padova sono dietro.

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