martedì, 04 febbraio 2025
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Riformare la Costituzione: viaggio tra pericoli e opportunità

Riparte la scuola di formazione sociale della parrocchia di Sant’Agnese, a Treviso. Primo appuntamento, al collegio Pio X, con Rosy Bindi

La democrazia è un bene prezioso, ma non scontato. Tra le sfide che ci troviamo ad affrontare nell’attuale contesto storico e geopolitico ci sono anche quelle di preservarla da tentazioni di derive autoritarie e di affinarne gli strumenti per adeguarli alla realtà odierna. Vi è chi ritiene necessario riscriverne alcune regole per far fronte alle sfide attuali o per dare pieno compimento ad alcuni principi, e chi teme che così facendo si modifichino gli equilibri garantiti dalla nostra Carta Costituzionale contravvenendo di fatto ai suoi principi fondamentali.

Si tratta di questioni complesse, di fronte alle quali noi “comuni cittadini” sperimentiamo la difficoltà di costruirci un’opinione fondata. Avvertiamo, però, l’urgenza, oltre che l’esigenza, di comprenderle meglio, anche perché probabilmente in un futuro non molto lontano, tramite referendum, saremo chiamati a esprimerci sulla riforma dell’introduzione del premierato.

Proprio per aiutare a fare chiarezza, la scuola di formazione sociale della parrocchia di S. Agnese in Treviso propone un ciclo di incontri dedicato al tema “Riformare la Costituzione: pericoli e opportunità per la democrazia”.

Quattro serate di approfondimento con relatori di alto profil, al collegio Pio X, che offriranno un’occasione unica per collocare le questioni più contingenti e controverse nel contesto più ampio dell’impianto valoriale della nostra Costituzione e delle motivazioni dell’impegno democratico.

Si comincerà giovedì 6 febbraio, alle 20.30, con l’intervento di Rosy Bindi su “I valori della Costituzione”, per proseguire lunedì 17 febbraio, con “La proposta di riforma costituzionale sul premierato”, a cura di Filippo Pizzolato; giovedì 20 febbraio, Andrea Michieli presenterà “La riforma del Titolo V della Costituzione e la legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni” e giovedì 27 febbraio Michele Nicoletti rifletterà a partire dalla domanda: “Perché amare la democrazia?”.

Il coinvolgimento dei professori Nicoletti e Pizzolato, già relatori alla 50ª Settimana Sociale dei cattolici italiani dello scorso luglio, evidenzia lo stretto collegamento di questo percorso con quell’evento che ci invitava ad andare al cuore della democrazia.

L’esperienza di Trieste ha rilanciato parole chiave quali dialogo, solidarietà e sussidiarietà, riferimenti imprescindibili per un impegno politico capace di opporsi alla “cultura dello scarto” e di costruire un bene comune che sia inclusivo, equo e duraturo. Un impegno che nasce da quell’“amore politico” a cui il Papa ha esortato “tutta la comunità cristiana, nella distinzione dei ministeri e dei carismi”, e che per concretizzarsi ha bisogno di un sistema democratico capace di rispondere ai bisogni del presente senza perdere la sua anima.

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