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Viale Cesare Battisti, i lavori partono il 26 agosto

Nuova pavimentazione stradale, pista ciclabile e pedonale, sottoservizi, saranno sostituiti gli alberi. A partire dal 2 settembre (per 7-10 giorni), a causa dei lavori di rimozione degli alberi, passeranno solo i frontisti, strada chiusa anche a bici e pedoni. Qualche dubbio sollevato dalle opposizioni in Consiglio comunale a Treviso

Il 9 agosto è stato presentato l’intervento di riqualificazione di viale Cesare Battisti, opera particolarmente attesa dalla cittadinanza che consiste nella ripavimentazione stradale e nella messa in sicurezza delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali. A completamento dei lavori verranno posate le nuove linee dell’acquedotto e della fognatura da parte di Alto Trevigiano Servizi.

Il progetto. Allo stato attuale la pavimentazione stradale di viale Cesare Battisti è compromessa dagli apparati radicali dei pini marittimi e dagli interventi svolti negli anni in via d’urgenza per garantire la transitabilità: «L’obiettivo è quello di riqualificare le pavimentazioni con materiali di pregio mantenendo lo schema funzionale dei percorsi del viale per garantire e facilitare la mobilità lenta in totale sicurezza», evidenzia l’assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Treviso, Sandro Zampese. «Oltre ai lavori di riqualificazione andremo ad operare sull’efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione publica tramite l’installazione di punti luce a led».

In particolare, l’intervento vedrà la ripavimentazione dei marciapiedi in porfido in continuità con la pavimentazione della zona Duomo, la realizzazione delle piste ciclabili in asfalto resinato di colore rosso per migliorare la visibilità dei percorsi garantendo maggior sicurezza dell’utenza e la ripavimentazione della corsia di marcia e dei parcheggi.

Inoltre, verranno rimosse le alberature esistenti (pini marittimi) e messe a dimora nuove essenze autotcone a pronto effetto in continuità con le querce già piantumate nel tratto vicino al Duomo. Per dare maggiore respiro alle radici verranno ampliate le aiuole. Infine, verrà sistemata la sponda del rio Cantarane con la riprofilazione della scarpata.

I lavori, finanziati da Namira S.G.R.p.A e da Alto Trevigiano Servizi (per la parte relativa ad acquedotto e fognature), dureranno circa 7 mesi. L’importo complessivo è di 900mila euro.

Cantiere e viabilità. Il cantiere si articolerà nelle seguenti fasi: a partire dal 26 agosto ci sarà l’allestimento del cantiere con i rilievi e le prime transennature, senza interruzione del traffico. A partire dal 2 settembre (durata 7-10 giorni), verrà effettuata la rimozione delle piante comprensive di ceppaie. Nel tratto oggetto di intervento la circolazione sarà inibita a mezzi, cicli e pedoni fatta eccezione per i frontisti. I mezzi pubblici andranno direttamente in stazione. Nei 210 giorni di cantiere saranno inibiti i parcheggi ma verrà mantenuta una corsia per veicoli, cicli e mezzi pubblici. Nell’ultima fase, quella delle asfaltature, potrà essere interdetta la circolazione per brevi periodi.

«Si tratta di un intervento di riqualificazione particolarmente atteso», sottolinea il sindaco Mario Conte. «Una delle più importanti vie di accesso al centro storico sarà completamente rinnovata, con viali fruibili e liberi dalle radici dei pini marittimi che ne avevano ridotto la praticabilità. Ringrazio l’assessore Zampese e il Settore Lavori Pubblici con lo Studio Martini per il grande lavoro. Nelle prossime settimane ci saranno alcune modifiche alla viabilità, peraltro contenute per effetto di un’organizzazione puntuale del cantiere».

«Lungo viale Cesare Battisti verranno messe a dimora piante autoctone ad alto abbattimento dei valori di Pm10, che andranno a sostituire i pini marittimi in base ad una scelta opportunamente ponderata con il Settore Verde Pubblico», le parole del vicesindaco Alessandro Manera. «Fra l’altro, grazie ad un particolare conteggio effettuato grazie al software ITree, è stato rilevato che ogni quercia di viale Cesare Battisti, scelta per la capacità di stoccaggio della CO2 immagazzinerà 1613 kg di anidride carbonica in 30 anni fornendo un enorme contributo dal punto di vista ambientale e nella lotta ai cambiamenti climatici. A salvaguardia delle piante verrà installato anche un impianto di irrigazione fisso e puntuale».

“E’ evidente - dicono da Coalizione civica - che vadano abbattuti i pini marittimi che possono costituire un pericolo perché malati e a rischio caduta, come ripetutamente sancito dalle analisi dei professionisti. E’ meno chiaro, nelle dichiarazioni degli amministratori comunali, se tutti i pini sono in queste condizioni o se alcuni potrebbero essere lasciati in vita senza creare problemi alla sicurezza di chi utilizza il viale e, invece, si è scelto di abbatterli comunque. Inoltre - spiegano -, il progetto di riqualificazione del viale verrà pagato per circa tre quarti del totale da Numeria, la società che sta ristrutturando il palazzo della ex-sede della Provincia. L’amministrazione Manildo aveva ottenuto come “beneficio pubblico” la salvaguardia, il recupero e la cessione a titolo gratuito delle due sale (quella del consiglio provinciale e quella soprastante) che rappresentavano il corpo minore del complesso: la destinazione avrebbe potuto essere quella di incontri, conferenze, mostre... L’amministrazione, inoltre, garantiva alla città l’esistenza di questa ala, di sicuro valore architettonico, dell’edificio. La prima amministrazione Conte ha ricontrattato l’accordo preferendo ottenere la riqualificazione del viale piuttosto che il recupero delle due sale. Così la città perde due sale quasi “storiche” e la possibilità che esse vengano destinate a un utilizzo pubblico, in un centro storico in cui non abbondano certo le strutture disponibili gratuitamente per le associazioni che vogliano organizzare conferenze, presentazioni di libri, mostre...”. Coalizione civica ha sollevato inoltre dubbi sulla sicurezza delle ciclabili e sul coinvolgimento della cittadinanza in fase di progettazione.

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