venerdì, 21 marzo 2025
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Treviso mai così turistica

In queste settimane estive la città non è deserta: cresce la presenza di visitatori, soprattutto stranieri. I dati confermano il trend. Però si fermano al massimo una notte.

Il periodo estivo negli anni passati nella città di Treviso era considerato bassa stagione. Le strutture ricettive, abituate a lavorare soprattutto con il business, subivano un notevole calo di prenotazioni, soprattutto nel mese di agosto. Oggi le cose si stanno in parte modificando e anche semplicemente a colpo d’occhio, camminando per le vie del centro, si può notare una spiccata presenza di turisti stranieri.
Lo conferma anche Lucia Benedetti, responsabile dell’Ufficio turistico di Treviso: “In questa stagione estiva stiamo notano un cospicuo movimento di turisti stranieri; in ufficio entrano in media 300, anche 350 persone al giorno, l’85-90% sono stranieri. Per la maggior parte europei, arrivano da Belgio, Olanda, Germania, Francia, Spagna, penisola scandinava e Inghilterra; ma abbiamo registrato anche la presenza di diversi australiani e nord americani”.
Tuttavia la lunghezza dei soggiorni rimane ancora troppo breve. Raramente il turista si ferma più di una notte, alle volte passa per la città in giornata senza nemmeno pernottare.
“La stagione sta andando bene – ha commentato Paola Risato, del Bed and Breakfast Doppio Sogno – riceviamo sempre prenotazioni, soprattutto di turisti stranieri. Tuttavia quasi nessuno si ferma più di una notte e per una piccola struttura a conduzione familiare come la mia questo diventa un problema perché aumenta esponenzialmente i lavori e i costi di pulizia per accogliere gli ospiti”.
L’ufficio turistico tra il 2015 e il 2016 ha portato avanti una campagna di volantinaggio e promozione della città nelle zone più turistiche della regione, da Venezia a Jesolo, alle mete più gettonate dagli appassionati di montagna. “Grazie a questa campagna – ha continuato Lucia Benedetti –, diversi turisti che trascorrono le ferie nelle zone attorno a Treviso sono arrivati in città per una visita, ma spesso sono gite di una giornata, che possono far contenti ristoranti e bar, ma non le strutture ricettive. Tanti si fermano in città una notte, perché il loro aereo riparte da Treviso il giorno seguente, o pernottano a Treviso per poi andare a visitare Venezia, perché è più economico. Gli australiani invece per esempio si fermano di più, perché spesso sono qui per visitare i parenti, sono emigrati di seconda generazione che tornano a visitare i luoghi d’origine della loro famiglia, ma spesso sono ospitati da persone del posto e non dormono negli alberghi. Pochi invece sono ancora i turisti che scelgono Treviso per se stessa, che magari ci sono già stati e decidono di tornare, ci sono anche quelli, ma sono una minima percentuale. E tuttavia la città non sarebbe nemmeno attrezzata a ricevere tanti turisti, i posti letto sono pochi, c’è ancora diverso lavoro da fare”.

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