Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Treviso, il ricordo del 7 aprile con lo sguardo rivolto alla Siria
Questa mattina in città si sono tenute le celebrazioni per il 73° anniversario dal bombardamento della città. Dopo la messa nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice celebrata da Mons. Gianfranco Agostino Gardin, presso lo scalone dei Trecento si è tenuta la cerimonia di deposizione della corona d’alloro alla lapide dedicata alle vittime civili di guerra. Le parole del sindaco Manildo.
7 aprile 1944, Treviso non dimentica. Questa mattina in città si sono tenute le celebrazioni per il 73° anniversario dal bombardamento della città. Dopo la messa nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice celebrata da Mons. Gianfranco Agostino Gardin, presso lo scalone dei Trecento si è tenuta la cerimonia di deposizione della corona d’alloro alla lapide dedicata alle vittime civili di guerra.
In piazza dei Signori i ragazzi della Scuola media Stefanini, Duca Degli Abruzzi e Canova hanno eseguito brani tratti dalla tradizione tra cui Treviso, un brano ineditoIn ricordo dedicato a Stefanini e scritto da Catania, oltre a tre brani tratti dal filmTutti insieme appassionatamente.
Alle 13:05 per sette minuti i solenni rintocchi della Torre Civica. Dopo i rintocchi l’intervento del sindaco di Treviso Giovanni Manildo: “Treviso non dimentica le bombe, la guerra, i suoi caduti. La città non dimentica quei giorni orribili di morte. Oggi ci riuniamo per celebrare il 73° anniversario del 7 aprile 1944. Una data importante perché insieme ai momenti tragici, questo anniversario ci ricorda la spinta, il lavoro, i sacrifici che i cittadini trevigiani hanno fatto per ricostruire la città. Che cosa ci guida oggi? Lo stesso senso di comunità di quei giorni. Lo sento quando parlo con i cittadini, quando passeggio per la strada e ascolto la voce dei commercianti, quando saluto le famiglie con i loro bambini. Il senso di appartenenza, il rispetto del bene comune, dei valori che hanno animato i nostri nonni e padri sono ancora vivi. Treviso non dimentica. Nella mia esperienza di sindaco posso constatare con mano l’impegno e le dedizione dei trevigiani per la loro città. I cittadini di Treviso quando sono chiamati a partecipare rispondono: lo fanno nelle occasioni di festa, ma anche rispetto ai progetti dell’amministrazione, collaborano alla sicurezza cittadina. E mentre oggi celebriamo questa data di rinascita un pensiero va alla vittime dell’attacco chimico in Siria. Sono le foto di quei bambini a mostrarci l’orrore di quanto è accaduto. In quella giornata di morte la tragedia ci è passata accanto senza quasi ce ne accorgessimo. Sono lontani da noi certo, ma fatti come questi dovrebbero ricordarci e spingerci sempre a ricercare la Pace come fine ultimo. In questa giornata cari cittadini, ciò che più vi chiedo è di non essere mai indifferenti. E’ solo con l’impegno comune, prendendosi cura gli uni degli altri che Treviso continuerà ad essere questa città ricca di storia, vita, umanità, solidarietà e speranza che i nostri padri ci hanno consegnato”.
Alle 17:00 è prevista la messa in ricordo dei 123 bambini vittime innocenti del bombardamento celebrata da Mons. Giuseppe Rizzo, Presidente del Capitolo dei Canonici della Cattedrale. Questa sera alle 20:45 all’Auditorium Stefanini si terrà il concerto commemorativo della banda musicale cittadina Domenico Visentin.