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Classe del Duca degli Abruzzi "dona" un sito internet sulle bellezze del duomo

Osservare e raccontare il bello, e farlo acquisendo nuove competenze. Tutto questo è il risultato di un progetto della 3ª B Scienze applicate del Duca degli Abruzzi, che oltretutto ha il pregio di essere un dono fatto alla diocesi e a tutta la cittadinanza.

Osservare e raccontare il bello, e farlo acquisendo nuove competenze. Tutto questo è il risultato di un progetto della 3ª B Scienze applicate del Duca degli Abruzzi, che oltretutto ha il pregio di essere un dono fatto alla diocesi e a tutta la cittadinanza.
Si tratta di un sito internet per l’esplorazione delle bellezze all’interno della cattedrale di Treviso, interamente realizzato dai ragazzi, in lingua italiana e in lingua inglese. Lo si può visitare all’indirizzo https://duomotreviso.netlify.app/ dal quale è possibile, inoltre, scaricare un’applicazione per computer con la quale immergersi totalmente nella realtà tridimensionale della chiesa. Chi è in possesso di un visore per la realtà aumentata potrà, così, sperimentare la visione delle opere in realtà aumentata a 360 gradi.
“Ci abbiamo lavorato per l’ntero anno scolastico - racconta la professoressa di Storia dell’arte Cristina Tranchese -. A ottobre abbiamo raccolto i dati, iniziato a osservare le bellezze della nostra Cattedrale, l’Annunciazione del Tiziano, la cappella del Malchiostro, la cripta romanica... abbiamo ricostruito la storia delle opere, della chiesa e della diocesi di Treviso e non è ancora finita. Ora ci occuperemo delle audioletture da applicare ai testi già online, sia in italiano che in inglese, e dello sviluppo dell’applicazione per smartphone. Sono molto orgogliosa di ciò che è stato fatto, frutto interamente del lavoro dei ragazzi, dalla ricerca alla stesura dei testi, fino alle foto per l’esperienza in realtà aumentata e la creazione e pubblicazione online del sito. I ragazzi di oggi hanno bisogno di un linguaggio interattivo per esplorare il mondo. Ora hanno imparato a osservare e a tradurre la bellezza in qualcosa usufruibile da tutti”.
E l’orgoglio, ben giustificato, si sente anche nelle voci dei ragazzi, che hanno raccontato come sia stato per loro importante il progetto, che ha fatto emergere nuove competenze sfruttabili nel mondo del lavoro e come, inoltre, abbiano scoperto tante nuove bellezze della città in cui vivono e studiano.
La presentazione del lavoro è avvenuta negli uffici della Curia lo scorso 16 giugno, alla presenza di don Paolo Barbisan, direttore dell’ufficio diocesano per l’arte sacra e i beni culturali.
Il sacerdote ha accolto con grande entusiasmo il lavoro dei ragazzi e ha rivolto loro parole commosse: “Quello che avete fatto oggi è un’opera di valorizzazione della bellezza e dell’arte, un lavoro per la comunità, poiché il patrimonio artistico è un bene di tutti e continuerà a esistere solo finché la collettività se ne prenderà cura. Se i cittadini smettono di prendersi cura delle loro opere d’arte, queste pian piano muoiono e perdiamo la nostra memoria”.
Un collegamento di accesso al sito sarà inserito all’interno del portale ufficiale della diocesi.

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