7 aprile 1944: per non dimenticare

“Consegniamo ai nostri giovani la memoria del passato, per non dimenticare”. E’ questo il messaggio lanciato martedì 7 aprile dal vicesindaco di Treviso Roberto Grigoletto presente, anche a nome del primo cittadino Manildo, alle commemorazioni del 7 aprile 1944. Insieme al vicesindaco, agli assessori Cabino, Manfio, Franchin, Michielan, il viceprefetto Pietro Signoriello e il vicepresidente della provincia di Treviso Franco Bonesso e altre autorità civili e militari, il presidente del consiglio comunale Franco Rosi e molti consiglieri di maggioranza e minoranza.
Dopo la messa celebrata dal vescovo di Treviso, mons. Gianfranco Agostino Gardin nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice si è tenuta la cerimonia di deposizione della corona d’alloro alla lapide dedicata alle Vittime civili di guerra presso lo scalone del Palazzo dei Trecento, successivamente in piazza dei Signori gli alunni dell’istituto “Stefanini” diretti dal prof. Giancarlo Rado hanno eseguito un canto della tradizione afroamericana “Kumbaya” e Blowing in The Wind (B.Dylan), O Kaimos (M. Teodorakis), e brani tratti dalla tradizione ebraica come Ani Ma’Amin, mentre Marco Ervas ha interpretato la poesia di Enzo Demattè “7 aprile” e dato lettura di alcuni versi di un autore anonimo “Ricordo la lugubre sirena, il ronzìo delle fortezze volanti, la pazza corsa al rifugio sotto una pioggia di schegge”. Alle ore 13.05 i solenni rintocchi delle campane della torre civica.
Nel pomeriggio alle ore 17 presso il tempietto della Madonnetta a S. Maria del Rovere si è tenuta la messa in ricordo dei 123 bambini vittime innocenti del bombardamento, celebrata dal vicario generale, mons. Adriano Cevolotto.