lunedì, 16 settembre 2024
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Lotta alla pedopornografia

Comincia a Castelfranco il tour di presentazione di “Protection4Kids”, ong che si occupa di vittime di tratta, fondata da Annachiara Sarto.

Comincia a Castelfranco, la città da cui tutto ha avuto origine, il tour di presentazione di “Protection4Kids”, ong che si occupa di vittime di tratta, fondata ad agosto 2019 da Annachiara Sarto, studentessa di International and European Law, nella prestigiosa Hague University and Applied Sciences all’Aja, in Olanda, con Andrea Baggio e Juan Ricardo Palacio, di ReputationUp, esperti in sicurezza informatica e reputazione online. Dopo un primo appuntamento, “Genitori e Web, rischi e precauzioni da prendere” l’11 febbraio a Salvarosa, Protection4Kids si presenterà a Castelfranco il 28 marzo con una conferenza sul traffico di esseri umani. Per comprendere la dimensione mondiale in cui si muove questa organizzazione, basta elencare le tappe successive: The Hague, Madrid, Medellin, Miami, Roma.

“Operiamo a livello nazionale e internazionale per assistere le vittime di tratta e pornografia online, attraverso un uso sapiente della tecnologia e un aiuto concreto in loco – spiega Annachiara -. Lavoriamo per reintegrare nella società le vittime in modo da dare loro un’alternativa”.

Arrivi da diverse esperienze sul campo, non ultima quella in Nepal.

Ci sono stata un mese, questa estate, insieme alla mia mamma che è medico (Annachiara ha già vissuto a contatto con situazioni di povertà, per esempio trascorrendo il quarto anno di scuola superiore in Sud Africa ndr). Un’esperienza inimmaginabile di incontro con queste bambine, queste donne. Mia mamma, infatti, oltre ad aver visitato molte di loro, ha compilato una cartella clinica per ognuna, e ha tenuto delle lezioni riguardo le malattie sessualmente trasmissibili. E prima di andare via, la cosa che mi ha stupito di più è stato che le bambine abbiano salutato mia mamma con le lacrime agli occhi dicendole “grazie di averci visitate come una mamma”.

 E tu? Di cosa ti sei occupata?

Io invece ho raccolto molti dati e storie di alcune ragazze vittime di tratta, per fare una pubblicazione che scriverò a settembre affiancata da una professoressa specializzata in diritto internazionale di minori. Ho tenuto alcune lezioni di self-empowerment alle ragazze ospitate nel centro e lezioni di lingua inglese. Sono stata anche in un Dancer Bar dove si acquistano prestazioni sessuali, per incontrarle, raccogliere materiale e convincerle a farsi aiutare. Puoi immaginare la paura, lo sdegno e lo sgomento che ho provato. Dovevo restare composta davanti a ragazze minorenni, vestite in abiti striminziti, disposte sopra un palchetto in legno con al centro un palo di lap dance, sotto l’effetto di droghe che le rendevano un po’ barcollanti con gli occhi assenti, con un’espressione gelida, più che triste. Dovevo restare in silenzio quando l’unica cosa che volevo fare era urlare, e denunciare il fatto. Sono stata testimone di un orrore commesso dall’umanità.

Quali progetti sostiene Protection4Kids con l’attività di raccolta fondi?

#theyarenotaloneontheweb è la nostra campagna di sensibilizzazione sul dramma della tratta dei minori e della pedopornografia a livello digitale. Education4Kids ci permetterà di entrare nelle scuole per affrontare il tema della criminalità informatica e dell’utilizzo dei social in modo responsaibile. Protection4Kids around the world servirà per creare una rete internazionale di ong per il contrasto alla pedopornografia e alla tratta dei minori. Anche i castellani hanno contribuito in modo significativo, grazie alla collaborazione di alcuni esercizi commerciali.

Ci sono anche le Campagne…

Sì, per esempio Campagna Colombia: le autorità ci hanno messo a disposizione una villa confiscata a un trafficante di droga, che ristruttureremo per creare un luogo protetto dove accogliere e aiutare le vittime di tratta minorenni. E quella rivolta a Chhori, organizzazione di Kathmandu, per sostenere le attività di recupero e reinserimento.

Come procedono i tuoi studi? Che obiettivi hai per il prossimo futuro?

Mi sto specializzando in diritti umani e diritto penale internazionale. Seguo un corso anche di mediazione che si sposa bene con l’ambito dei diritti umani. E mi convinco, ogni giorno di più, che non ci sia soddisfazione più grande che impegnarsi insieme per fare del bene.

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