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L'ex linea Montebelluna-Susegana ceduta al Consorzio Bosco Montello per farla diventare una pista ciclopedonale

Il progetto è di trasformare il tratto in una pista ciclopedonale in occasione del 2018, anno in cui ricorre il Centenario dei combattimenti della Prima Guerra mondiale in cui la linea ferroviaria divenne massicciata di trincea.

E' stato firmato oggi il contratto di cessione dell'ex linea ferroviaria Montebelluna-Susegana, nel tratto che collega Montebelluna a Nervesa della Battaglia, vestigia monumentale della Grande Guerra.
A sottoscrivere, dal notaio, l'acquisizione, il presidente del Consorzio Bosco Montello, Denis Michielin, alla presenza dei cinque sindaci del Consorzio: il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, il sindaco di Nervesa della Battaglia, Fabio Vettori, il sindaco di Volpago del Montello, Paolo Guizzo, il sindaco di Crocetta del Montello, Marianella Tormena, ed il sindaco di Giavera del Montello, Maurizio Cavallin.
Il progetto è di trasformare il tratto in una pista ciclopedonale in occasione del 2018, anno in cui ricorre il Centenario dei combattimenti della Prima Guerra mondiale in cui la linea ferroviaria divenne massicciata di trincea.
La trattativa complessa per l'acquisizione della linea ferroviaria è stata condotta dal sindaco Marzio Favero e dalla struttura tecnica del Comune di Montebelluna, a supporto del Consorzio. I sindaci Fabio Vettori di Nervesa della Battaglia e Paolo Guizzo di Volpago del Montello hanno curato negli ultimi mesi la partita della valorizzazione urbanistica delle due ex stazioni ferroviarie presenti nei territori dei loro Comuni. Il sindaco di Crocetta del Montello, Marianella Tormena, ha volturo essere solidale con gli altri componenti del Consorzio nell'acquisto di un bene che, pur non trovandosi nel proprio Comune, risulta organico ad un altro progetto intrapreso con il Genio civile. Si tratta della pista ciclopedonale che dalla Laguna Veneta risale lungo il Piave e arriva al Grappa, cosicché alla fine si avrà un anello ciclopedonale attorno al Montello connesso ad un itinerario regionale che unisce i luoghi della Grande Guerra lungo l'asse del Piave.
Il sindaco di Giavera del Montello, Maurizio Cavallin, è riuscito a salvaguardare l'integrità del percorso ottenendo dai privati che hanno acquisito da Ferrovie un tratto del percorso, la servitù di passaggio sul sedime, cosicché la continuità viene preservata.
Grazie a questo lavoro corale, il presidente del Consorzio, Denis Michielin, ha potuto conservare ed utilizzare i 700mila euro di contributo regionale - ottenuti anni fa dall'allora presidente del Consorzio, Aldo Susan, al fine di acquisire solo una parte dell'ex linea ferroviaria per il progetto della tangenziale.
Oggi tali risorse, cui si aggiungono circa 165mila euro finanziati dal Consorzio, vengono impiegate per salvare l'intero manufatto quale bene storico di straordinaria importanza.
Infatti, salvo brevissime tratte, Ferrovie dello Stato, cede un percorso di larghezza di 6 metri, lungo 18,5 km. Inoltre, Ferrovie dello Stato mette a disposizione in comodato d'uso gratuito la restante parte di proprietà per le esigenze di valorizzazione del sito.
Ora la sfida sarà quella di trovare le risorse per la sua riconversione in pista ciclopedonale.
Il Comune di Nervesa ha ottenuto, come perequazione per la valorizzazione urbanistica, la futura cessione del magazzino della stazione con il terreno pertinente allo scopo di farne un centro di documentazione museale. Era la stazione di arrivo ove scendevano i soldati destinati a combattere sul fronte del Piave: esattamente quella della celebre canzone popolare della “Tradotta” [“La tradotta che parte da Torino a Milano non si ferma più ma la va diretta al Piave, cimitero della gioventù....A Nervesa, a Nervesa c'è una croce mio fratello è sepolto là...”].

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