martedì, 04 febbraio 2025
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Confartigianato Asolo-Montebelluna: investire nelle nuove generazioni

Il bilancio del 2024 della piccola imprenditoria e artigianato

Quando il Mandamento di Asolo e Montebelluna della Confartigianato tira le fila dell’anno passato, si ritrovano i passaggi economico-sociali della nostra regione. La piccola imprenditoria e l’artigianato sono antenne sensibilissime alle variazioni economiche e sociali. Così, eccoli lì, raccontati nel bilancio di fine anno e presentati in conferenza stampa lo scorso venerdì 24 gennaio, i principali punti di forza e le criticità: la crescita delle reti di impresa (sono ormai 21 le aziende che si sono collegate per rispondere meglio al mercato), la crescita dell’edilizia grazie al 110% e la nuova stagione di inevitabile contrazione degli ordini, dovuta anche all’eliminazione di molti bonus edilizi. Ma anche un’associazione moderna che offre ai propri soci tutte le professionalità necessarie per una gestione completa delle aziende (commercialisti, consulenti del lavoro, per la parte ambiente, salute e sicurezza, credito, controllo di gestione), compreso un team esterno che può supportare con servizi ultraspecialistici (come il counsellor per i passaggi generazionali, l’agente per una buona gestione dei patrimoni aziendali-familiari o il legale per i brevetti e la privacy). La vivacità delle aziende del Mandamento su nuovi progetti e investimenti è confermata dalle garanzie concesse su finanziamenti e affidamenti, che nel 2024 sono state di 1.325.607 euro, 514.700 euro i finanziamenti tramite normative agevolate, 409mila euro il credito d’imposta concesso sulla carbon tax, 339 mila e seicento euro di welfare erogato a beneficio di 384 dipendenti.

Gli investimenti nell’area di Asolo-Montebelluna nel 2024 sono stati di 2.104.657 euro, di cui quelli delle imprese associate al Mandamento sono stati 903.801 euro; la sfida della sostenibilità è stata affrontata con la redazione del primo bilancio sociale.

Grande attenzione alle nuove generazioni: “Lo scorso anno - ha spiegato Marta De Nardo, responsabile della promozione economica e territoriale -, abbiamo incontrato oltre 200 ragazzi di quinta superiore sul tema dell’approccio al lavoro dipendente e autonomo con «E adesso?». Altri 400 sono stati raggiunti dai due convegni del ciclo «Focus economia & territorio»”.

Dall’altra parte, però, ci sono tante ombre all’orizzonte: dai costi energetici ai dazi, alla crescita della cassa integrazione. Nel settore del tessile, abbigliamento e calzature, le ore sono più che quintuplicate (da 15.188 ore nel 2023 a 87.274 nel 2024); nella metalmeccanica (da 12.380 ore nel 2023 a 29.463 ore nel 2024); nell’edilizia (da 12.051 ore nel 2023 a 18.679 ore nel 2024). Nonostante i tanti sforzi nella formazione e i convegni in Confartigianato, i giovani faticano a partecipare. “C’è qualcuno che è animato da grande passione”, si è detto, citando l’esperienza di un titolare di un’azienda di escavatori e di un giovane boscaiolo che è diventato istruttore forestale.

Calano gli ordinativi in edilizia, per ora sostenuta dai lavori pubblici. La mancanza di manodopera, in particolare muratori, è parzialmente compensata da lavoratori stranieri. Si è parlato di politiche migratorie: “Giusto controllare i flussi, ma occorre al più presto preparare persone, magari ancora prima dell’arrivo in Italia, altrimenti non si risponde alla forte domanda di manodopera”. Poi ci sono i temi legati al green, che richiedono stimoli: “Sarà difficile trovare chi cambia la caldaia o installa i pannelli solari senza incentivi”. Serve rispondere all’emergenza abitativa per chi viene, ma anche per rinnovare il nostro patrimonio edilizio, su cui poco ha giovato il 110%.

L’incontro è stato anche un bilancio finale del presidente, il dinamico Fausto Bosa, che con una serie di iniziative nei suoi due mandati, ha reso protagonisti gli artigiani. Tra queste, le “Vacanze dell’anima”, l’Azienda storica, lo studio, indipendente e approfondito, sull’impatto ambientale e sociale della Superstrada Pedemontana Veneta, in gran parte confermato dai fatti. L’apertura della sartoria sociale, la partecipazione al progetto Montegrappa-Mab Unesco, gli investimenti per ottenere tassi agevolati per gli artigiani. Due mandati, a cui non seguirà un terzo, parola di Bosa.

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