Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
"Il discepolo e il maestro. Paris e Tiziano nella Cattedrale": in mostra dal 6 ottobre fino al 23 gennaio
Anteprima per la stampa del'esposizione allestitia nel vestibolo della cappella Malchiostro. Un’iniziativa che mira a rinsaldare i legami tra il pittore Paris Bordon e la città di Treviso, attraverso la valorizzazione dei tre dipinti dell’artista ancora presenti nel Duomo di Treviso.
Si chiama “Il discepolo e il maestro. Paris e Tiziano nella Cattedrale” l’esposizione allestita nel vestibolo della Cappella Malchiostro della Cattedrale di Treviso, dal 6 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023. L’inaugurazione avviene il 6 ottobre, alla presenza del Vescovo e del Sindaco, mentre una presentazione per la stampa è avvenuta il 5 ottobre. Un’iniziativa che mira a rinsaldare i legami tra il pittore Paris Bordon e la città di Treviso, attraverso la valorizzazione dei tre dipinti dell’artista ancora presenti nel Duomo di Treviso: la preziosa tavola dei Misteri di Cristo e le pale raffiguranti l’Adorazione dei pastori e il San Lorenzo tra i santi Girolamo, Pietro, Giovanni Battista e Sebastiano. Si tratta di tre importanti opere ricordate nell’edizione del 1568 delle “Delle vite de' piu eccellenti pittori, scultori e architettori...”, di Giorgio Vasari, che rappresentano tre preziose testimonianze dell’attività pittorica di Bordon, il quale, pur soddisfacendo commissioni per grandi personalità internazionali, non disdegnò di mantenere relazioni con laici ed ecclesiastici trevigiani.
L’esposizione, ideata dall’Ufficio diocesano per l’Arte sacra e i Beni Culturali, in continuità con la mostra presente nello stesso periodo al Museo civico di Santa Caterina “Paris Bordon 1500-1571. Pittore divino”, viene allestita nella cinquecentesca cappella Malchiostro, ricca delle opere ad affresco del Pordenone e della tavola raffigurante l’Annunciazione di Tiziano. Ecco, dunque, svelato il senso del titolo dell’esposizione che mette in dialogo l’artista trevigiano con il suo primo maestro, Tiziano, presso il quale Bordon fu a bottega tra il primo e secondo decennio del Cinquecento, e che poi abbandonò.
Immersione nel Rinascimento veneto. “L’esposizione è una vera e propria immersione nel Rinascimento veneto – sottolinea don Paolo Barbisan -. La cappella Malchiostro fa da scrigno a tre grandi opere di Paris, che trova in questo luogo un maestro, Tiziano, con il quale il rapporto in bottega fu tutt’altro che facile, e un altro grande, Pordenone, al quale guardò Paris restituendoci uno stile aggiornato ai canoni del Manierismo. Le tre opere di Bordon raccontano i legami e le relazioni con nobili ed ecclesiastici trevigiani che il pittore coltivò durante tutta la vita e la citazione nelle Vite di Vasari di questi tre dipinti posta all’inizio del racconto ci restituisce la benevolenza e l’attaccamento per la sua città natale. Valorizzare il nostro patrimonio culturale in quest’epoca di riorientamento post pandemia ridona a tutti una scorta di bellezza e la consapevolezza di una memoria viva e inclusiva sulla quale costruire relazioni e comunità”.
L’atto di battesimo di Bordon. Per valorizzare in modo particolare il legame di Paris con la sua città, in occasione della mostra in cattedrale, verrà esposto il manoscritto “Liber baptizatorum ecclesiae Tarvisinae 1496-1502”, conservato nella Biblioteca Capitolare e contenente l’atto di battesimo del Bordon, avvenuto il 5 luglio 1500.
L’esposizione viene sostenuta anche da Chiese Aperte Treviso, “un gruppo di un centinaio di volontari - sottolinea don Barbisan - che raccontano le bellezze custodite in sette chiese del centro storico e che si sta rivelando per Treviso una risorsa per l’accoglienza dei turisti”. Alcuni volontari di Chiese Aperte garantiranno due visite guidate nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.
Nuova illuminazione, dono del Rotary Club Treviso. Nell'occasione, è stata presentata anche la nuova illuminazione della Cappella e del Vestibolo, dono del Rotary Club Treviso. Il presidente Mario Da Rolt commenta: “Questo intervento testimonia ancora una volta la vicinanza del Rotary Club Treviso al tessuto culturale e storico-artistico della città. Il progetto illuminotecnico è il risultato di una articolata sinergia tra diversi soggetti che il Rotary Club Treviso ha coinvolto, sapendoli far convergere verso l'obiettivo di restituire un valore aggiunto a uno dei più importanti patrimoni della città e della diocesi: la cappella Malchiostro e l’Annunziazione di Tiziano”.