lunedì, 16 settembre 2024
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24° Giavera Festival: eventi e dibattiti sul tema del cambiamento e dello scambio tra culture

Sabato 29 e domenica 30 giugno appuntamento al parco di Villa Wasserman per un’occasione di incontro e di scambio e per essere consapevoli della presenza nel territorio di gruppi culturali diversi.

Il 24° Giavera Festival si sta preparando all’evento principale. Sabato 29 e domenica 30 giugno l’appuntamento è con il MicroMacro GFest al parco di Villa Wasserman, per un’occasione di incontro e di scambio grazie alle molteplici proposte che da anni il Festival sa proporre al pubblico. Il tema di quest’anno "Terra scommessa" affronterà le problematiche legate al cambiamento climatico e di chi a causa di ciò è costretto a migrare, i temi delle sfide europee, dei giovani che se ne vanno dall’Italia e delle nuove generazioni che nell’Italia credono e investono, dei richiedenti asilo, delle terre sfregiate dalla guerra come Afghanistan e Siria.

Tra i protagonisti citiamo Fabio Ciconte, presidente di Terra onlus, sulla scommessa di una “sana e naturale relazione” tra la terra e il carrello della nostra spesa; Sergio Andreis, direttore del Kyoto Club sui cambiamenti climatici che stanno mettendo in questione il nostro modo di vivere; Paolo Bergamaschi, consigliere politico della Commissione Esteri del Parlamento Europeo, sulla “scommessa Europa”; Enrico Pugliese, esperto sociologo, sulle migrazioni dei giovani italiani all’estero, Simohamed Kaabour, presidente del Conngi (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane) sulla scelta di giovani di “nuova generazione” di investire il proprio futuro in Italia; Basir Ahang, regista afgano, e Asmae Dachan, giornalista italo-siriana, sulla “partita” che si svolge in Afghanistan e in Siria; Caterina Bove, avvocata dell’Asgi, e curatrice per l’Italia del rapporto europeo sull’asilo (Aida) per la scommessa che ci stiamo giocando con chi arriva chiedendo protezione.

Oltre ai dibattiti, il tema verrà approfondito anche con mostre, progetti e performance artistiche teatrali, circensi e musicali, senza dimenticare la varietà di cibi e di presenze di artigianato dal mondo. I “sapori” di quest’anno verranno da Niger, Senegal, India, Nigeria, Filippine, Togo, Ucraina, Costa d’Avorio, Brasile che si alterneranno tra le cene di sabato e domenica e il pranzo di domenica. Sul versante musicale, oltre a vari gruppi dall’Italia e dal mondo, segnaliamo l’appuntamento principale sabato sera alle ore 21 con la grande Orchestra multietnica di Via Padova - Milano, che intreccia tradizioni musicali diverse con performance di alta qualità. Per le mostre, segnaliamo “Migranti ambientali: l’ultima illusione”, del fotografo Alessandro Grassani, che ha esposto anche all’Onu.

“Il Festival offre da sempre la possibilità di incontrare direttamente proposte di riflessione" spiega il comitato organizzatore, "oltre a esperienze mirate ad essere consapevoli della presenza nel territorio di gruppi culturali diversi e della possibilità quotidiana di incontro e di scambio in ogni ambiente. Invitiamo la cittadinanza a scommettere insieme a noi, perché solo insieme possiamo vincere sul terreno dell’incontro e dello scambio".

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