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Rito di ammissione per Fabio Toscan: “Affidato a Gesù per dirgli Eccomi”

Conosciamo Fabio che si racconta in questa semplice intervista. A Padernello di Paese giovedì 7 dicembre è stata una festa per tutte le comunità del Seminario, la parrocchia e la sua famiglia d’origine

14/12/2017

Giovedì 7 dicembre, nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Fabio Toscan, nostro fratello di terza Teologia del Seminario diocesano, è stato ammesso agli Ordini sacri, pronunciando il suo “Eccomi” davanti al Vescovo assieme alla sua disponibilità a continuare ufficialmente il suo cammino di formazione in Seminario in ordine al presbiterato. A Padernello di Paese è stata una festa per tutte le comunità del Seminario, la parrocchia e la sua famiglia d’origine, a cui si sono uniti la comunità di S. Martino di Lupari, in cui presta servizio, e tanti altri parenti, amici e conoscenti. Ascoltiamo da Fabio qualche risonanza circa questa tappa del suo cammino.
Fabio, che ricordi e sentimenti porti nel cuore del tuo rito d’ammissione?
Quel giorno ero abbastanza teso, ma c’erano dentro di me contentezza e gioia. Quando sono arrivato, ero stupito di vedere la sacrestia in fermento. Grazie ai diversi bei momenti della celebrazione eucaristica, ho avuto modo di ringraziare il Signore, nella preghiera, per tutto quello che ha compiuto nella mia vita e per questo decisivo momento. Ho apprezzato la vicinanza di molte persone, che si sono fatte presenti quella sera, e per la presenza della comunità riunita del Seminario.
Cosa stai scoprendo di Gesù in questo periodo?
Mi sento voluto bene dal Signore e nella mia vita ho riconosciuto la sua Provvidenza che si è fatta vicina a me. Ho scoperto un volto del Signore che mi è accanto e che mi sostiene anche nelle fatiche: mi riconosco infatti povero e bisognoso della sua cura e del suo amore. Nell’ultimo periodo, prima del rito d’ammissione, meditando sulla Parola durante gli esercizi spirituali, mi sono sentito interpellato dal Signore ad uscire da me stesso, ad abbandonarmi a Lui e a seguirlo.
Come sta illuminando il tuo percorso la tappa appena vissuta?
Dire quell’Eccomi significa per me cercare di rispondere ogni giorno con un “sì” gioioso a Gesù. Mi sento all’inizio, in cammino continuo di conversione, eppure c’è una gioia profonda, una chiamata a donarsi che voglio accogliere per un gusto più pieno della vita, nella sequela a Gesù.
Quale consiglio daresti a un giovane?
Fidarsi del Signore e delle persone che Lui ti mette accanto, senza fare troppi calcoli, perché ti fa scoprire, in modo imprevedibile, una gioia più profonda, che ti aiuta a riconoscerti figlio amato. Decisivo per me, in un periodo in cui non avevo certezze, il dialogo con dei sacerdoti che hanno aumentato in me quel senso di sana inquietudine capace di farmi sbilanciare verso l’amore di Gesù, dandomi modo di prendere seriamente in mano la mia vita. E ora provo un senso di gratitudine per la gioia nuova e libera che comincio a gustare.

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