Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il Papa a pranzo con dieci giovani: “Siete tutti preziosi agli occhi di Dio”
(da Lisbona) Più di un’ora a pranzo con Papa Francesco in Nunziatura. Come da tradizione, 10 giovani in rappresentanza dei diversi continenti hanno potuto oggi pranzare con il Papa. Menu semplice, un primo di pasta e un secondo di carne. Ma gli argomenti sono stati “serissimi”. Si è parlato di aborto, eutanasia, pace, cultura dello scarto. I ragazzi provenivano da Portogallo, Perù, Colombia, Brasile, Filippine, America, Palestina, Guinea. Il più piccolo aveva 17 anni. Il più “grande” 32. “Il pranzo è stato buono”, racconta Sebastiao, “ è stato un momento prezioso. Abbiamo avuto la possibilità di mostrare al Papa che tutta questa generazione è qui in Lisbona per partecipare alla Gmg, è una generazione che ha un messaggio di pace e di fraternità. Abbiamo vissuto anni di pandemia e crisi finanziaria, in tutto il mondo. Nonostante questi problemi che hanno toccato la nostra vita, noi ci siamo, siamo qui”. Il Papa ha dato ai giovani un “messaggio di speranza e vicinanza”. “Papa Francesco è consapevole dei problemi che i giovani stanno affrontando, cosa vivono nelle diverse situazioni prega per loro”. Una frase lo ha colpito: “La fede può essere impopolare ma è coerente”.
Pedro viene dal Brasile e ha 24 anni. È stato un momento semplice perché il Papa è una persona semplice, molto allegra. Ha sempre un sorriso per tutti. Abbiamo parlato con lui di vari argomenti come l’aborto e l’eutanasia, e ci ha sottolineato l’importanza che ciascuna persona ha per Dio, per la Chiesa e anche per il Papa. Ci ha detto che i giovani possono essere protagonisti del cambiamento. Ad un certo punto, abbiamo parlato anche della cultura dello scarto. Il papa si è rivolto a ciascuno di noi presente a tavola e ha chiesto, tu sei scartabile? Tu sei scartabile? No, nessuno merita di essere scartato. Tutti siamo preziosi, per Dio, per la Chiesa, per il Papa. E’ stata una esperienza personale molto forte”. Clara è peruviana. “Quello che mi ha colpito – dice – è che il Papa era sempre attento ad ascoltarci e a rispondere alle nostre domande. Questo incontro segnerà la mia vita, porterò sempre nel mio cuore questo incontro. Mi ha lasciato tanta speranza e quella forza necessaria per andare avanti nel sogno di realizzare il progetto che Dio ha pensato per ciascuno di noi”. E’ carica a mille Maria Maddalena della Guinea Equatoriale. A tavola era seduta proprio accanto al Papa, alla sua destra. “Sto bene”, dice. “Sotto choc ma bene. E’ stato il pranzo migliore della mia vita. Non perché ho mangiato tanto e bene ma per la compagnia”. E sugli argomenti trattati durante il pranzo, preferisce non dire nulla. “No, non è un segreto di Stato”, dice, “ma sarà un segreto del cuore”. I ragazzi hanno portato diversi doni al Papa. Chi un quadro raffigurante la cattedrale della città da cui viene e chi la lista con i nomi dei propri familiari. Da parte sua il Santo Padre ha donato un rosario ed una medaglia che raffigura la cattedrale di Lisbona come ricordo di questa Gmg.