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“Non distogliamo lo sguardo dalle croci di tanti e dalle fatiche della nostra Chiesa, ma affrontiamole con la forza di vita del Risorto”

Oggi, 14 settembre, nella festa dell’esaltazione della Croce, la messa del vescovo Tomasi per i cinque anni della propria ordinazione episcopale. Nella cripta della cattedrale la messa con i canonici, i vicari e i collaboratori della Curia

Oggi, sabato 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, ricorre il quinto anniversario dell’ordinazione episcopale del vescovo, mons. Michele Tomasi, avvenuta nella cattedrale di Bressanone nel 2019. Il Vescovo ha presieduto questa mattina, nella cripta della cattedrale, la liturgia delle Lodi e la Celebrazione eucaristica, con i canonici del Capitolo, i vicari, e con direttori di uffici e personale della Curia, religiose, laici e laiche che si sono uniti nel momento di preghiera e di ringraziamento al Signore per il suo ministero, come ha sottolineato il vicario generale, mons. Mauro Motterlini, nel suo saluto iniziale. Riportando un racconto sul ritrovamento delle reliquie della Croce di Cristo, il Vescovo ha spiegato il senso di una festa che sembra “esaltare” l’esperienza della sofferenza. In realtà, “la croce vera ridà vita, fa partecipare alla risurrezione di Cristo - ha detto mons. Tomasi -, perché “l’esperienza che possiamo fare della croce non è il dolore, la sofferenza in sé, che va contrasta, ma è, al contrario, la possibilità di una forza prorompente di vita che sperimentiamo anche in quelle situazioni, anche di fronte al sommo enigma della morte. Partecipare da discepoli fedeli alla vita di Cristo, non significa essere esentati dalla fatica del limite e dalle contraddizioni dell’umana fragilità, permette invece di vivere l’apertura di significato e di speranza che in ogni situazione ci viene donata - proprio dal Crocifisso Risorto - attraverso la nostra fedeltà al suo Vangelo”.

Ed ecco, il ricordo del Vescovo per l’anniversario e la preghiera al Signore per il proprio ministero e per la diocesi tutta: “L’occasione della memoria dell’ordinazione episcopale mi consegna il compito di non distogliere lo sguardo dalle croci che tanti debbono portare, dalla fatica che spesso colpisce anche la vita e l’impegno di evangelizzazione della nostra Chiesa di Treviso (talvolta tentata da stanchezze, sfiducie, mormorazioni), ma di farlo sempre accanto al Risorto e con la forza di vita che solo Lui può donare. “Se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede” (1 Cor 15, 14), afferma con forza l’apostolo Paolo. O Signore, pur nei miei limiti e nelle mie debolezze, fa’ che non sia mai vuota la mia predicazione della Risurrezione del Cristo, affinché non sia mai vuota la fede della tua Chiesa che è in Treviso. Dona a me e a tutti noi - ha concluso il vescovo Tomasi - di poter fare nostro il criterio della «vera croce» in ogni nostra scelta e decisione, per muoverci sempre verso ciò che apre spazi di vita, di liberazione, di risurrezione, e fa’ che siamo capaci di portare croci di fatica e anche di contraddizione, sempre e soltanto a servizio della liberazione integrale dell’uomo, opera del Vangelo”.

L’omelia integrale: https://www.diocesitv.it/wp-content/uploads/sites/28/2024/09/24.09.14-Esaltazione-della-Croce-nel-quinto-anniversario-dell-Ordinazione-Episcopale.pdf

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