Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il vescovo Michele alla Stella Maris di Bibione
Sabato 27 luglio Stella Maris, a Bibione, è stata felicemente invasa da un’ondata di colore: l’associazione Tonino Bello odv ha iniziato, infatti, la tradizionale settimana integrata, accolti come sempre da Franco Parpinello e dalla sua famiglia. A coronare questa giornata, l’incontro con il vescovo Michele Tomasi, che ha celebrato la santa messa, nella pineta della casa per ferie diocesana, assieme a don Bruno Baratto, direttore della Caritas tarvisina. Non è mancato il momento in cui è stato ricordato con affetto don Davide Schiavon, che un anno fa era a Bibione, con il Vescovo, a celebrare la messa.
La condivisione, di cui ha parlato il vescovo Tomasi durante l’omelia, commentando il Vangelo della folla sfamata con “cinque pani e due pesci”, è lo spirito che pervaderà i momenti che ragazzi disabili e volontari vivranno in questa settimana, perché, come ha detto il Vescovo, ciascuno metterà a disposizione ciò che ha, anche se può sembrare poco rispetto ai bisogni di tutti: “Anche se ci si sente deboli e fragili, in realtà non si è mai così poveri da non avere nulla da condividere, anche un abbraccio, un sorriso, qualcosa che serve certamente a qualcuno in quel momento”. Il brano del Vangelo, ha ricordato mons. Tomasi, “è il modello di quello che celebriamo nell’Eucaristia. Possiamo donare a Gesù la nostra vita, vivendola come l’ha vissuta Lui, volendoci bene gli uni gli altri, come lui ci ha amati. Volendoci bene fino a donare la nostra vita. E ci sarà abbondanza per tutti. Nessuno rimarrà senza comunione, senza comunità, senza amore, senza cibo, perché troveremo i modi per condividere quanto è necessario. E non mancherà, anche in questa settimana qui alla Stella Maris – ha aggiunto il Vescovo rivolgendosi a tutti i presenti -, il calore, l’aiuto, la solidarietà per ciascuno di noi, perché siamo amati, e l’amore di Dio arriva a noi attraverso l’amore degli altri. E allora, vivete questa esperienza e poi raccontatela, diventate testimoni che vivere così è possibile, perché la nostra gioia sia piena”.