mercoledì, 23 aprile 2025
Meteo - Tutiempo.net

BUONGIORNO DI SPERANZA. "Richiamare in cuore", molto più che "avere memoria"

Molto si parla della vostra educazione, ma uno di questi buoni e santi ricordi, custodito sin dall'infanzia è forse la migliore delle educazioni. Se l'uomo può cogliere molti di tali ricordi e portarli con sé nella vita, egli è salvo per sempre”. L' augurio che Alioscia, uno dei “fratelli Karamazov” del romanzo di Dostoevskij, rivolge ad un gruppo di bambini, mette in luce una delle verità più belle e intime di un'esistenza umana.

“Sappiate che non c'è nulla di più alto, di più forte, di più sano, e utile per la vostra vita avvenire, di qualche buon ricordo, specialmente se recato con voi fin dai primi anni, dalla casa dei genitori. Molto si parla della vostra educazione, ma uno di questi buoni e santi ricordi, custodito sin dall'infanzia è forse la migliore delle educazioni. Se l'uomo può cogliere molti di tali ricordi e portarli con sé nella vita, egli è salvo per sempre”. L' augurio che Alioscia, uno dei “fratelli Karamazov” del romanzo di Dostoevskij, rivolge ad un gruppo di bambini, mette in luce una delle verità più belle e intime di un'esistenza umana. Un ricordo “buono e santo” dell'infanzia ha la forza di strappare la vita da quei buchi neri che talora negli anni sembrano voler inghiottire tutto. Possono essere le conseguenze di scelte sbagliate e negative, sofferenze che lacerano il cuore, o condizioni amare di vita di cui non si è responsabili. Ma, ecco che dalle profondità della propria storia emergono fatti, incontri, volti che hanno posto in noi semi di speranza, di fiducia, di luce. Quanto abbiamo vissuto, con intensità, di bello e di buono nelle relazioni con gli altri e in particolare con Dio, così come un bambino sa viverle, riemergerà poi nei momenti più difficili. In quei ricordi ritroviamo la verità di noi stessi, del nostro essere al mondo. L'etimologia di “ri-cordare”, significa “richiamare in cuore”, che è molto di più di “avere memoria”. Anche il computer ha la memoria, ma solo l'essere umano sa richiamare al cuore e far rivivere il passato. Non ci basta il freddo distacco di una memoria dei fatti accaduti. Il ricordo se è buono ci coinvolge, ci riscalda, ci trasforma. Il ricordo buono di Dio, della vita di fede, che portiamo dall'infanzia, riemergerà e per quanto possiamo diventare cattivi, ci offrirà una via di salvezza. Se ci può essere una preoccupazione in questo nostro tempo è data invece dalla desertificazione di ricordi buoni, soprattutto nella fede...Cosa ricorderanno di bello e santo tanti bambini...? Eppure Dio è Colui che sempre si “ricorda” di noi e sa far fiorire anche il deserto...

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
10/04/2025

Indubbiamente, quello che ci appare nel racconto è un Gesù umano, compassionevole e misericordioso verso...

TREVISO
il territorio