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Legge anti-sprechi, Banco alimentare: da oggi il riuso è una priorità
"Molto soddisfatto" il direttore Lucchini: ora gli enti dovranno adeguarsi a riceve maggiori quantità di cibo. L'invito a prevedere "contributi specifici nelle prossime leggi di stabilità". Nel 2015 il Banco Alimentare ha distribuito alimenti e piatti pronti a 8 mila strutture caritative.
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Da oggi ogni azienda che ha un eccedenza di cibo deve darsi la priorità di destinarla ad un riuso per le persone bisognose". Marco Lucchini, direttore generale del Banco Alimentare, afferma di essere "molto soddisfatto" della nuova legge, approvata dal Senato, contro lo spreco alimentare. "Prima le eccedenze potevano essere trattate a discrezione dell'imprenditore e quindi venivano destinate al consumo animale, oppure alla produzione di energia o buttate via. Ora non è più così, perché la legge prevede che il riuso per il consumo umano a fini solidaristici è la priorità".
Ogni anno in Italia il sistema agroalimentare produce circa 5 milioni di tonnellate di eccedenze e solo circa 500 mila vengono distribuite agli enti caritativi. "Per le imprese sarà inoltre più facile donare perché il testo riordina il settore -aggiunge Lucchini-. Finora risultava complicato donare cibo, ora non ci sono più scuse".
Nel 2015, solo il Banco Alimentare ha distribuito in Italia 85 mila tonnellate di alimenti e oltre 1 milione di piatti pronti di cibo cotto, destinati a 8 mila strutture caritative che assistono 1.560.000 bisognosi di cui quasi 135.000 bambini. Paradossalmente la nuova legge potrebbe ora creare un flusso tale di cibo donato da mettere in crisi gli enti che lo ricevono. Questi ultimi, infatti, già prima dovevano garantire la freschezza e la qualità del cibo e quindi si sono dotati di celle frigorifere e di ogni altro strumento previsto dalle norme sanitarie. "In prospettiva penso che dovranno adeguarsi a una maggiore quantità di cibo in arrivo - sottolinea Lucchini -. Per questo sarà necessario nelle prossime leggi di stabilità prevedere dei contributi specifici per questi enti".
La nuova legge inoltre prevede che possano essere riutilizzate anche le derrate alimentari sequestrate dalla Forze dell'ordine o dalla magistratura. "Ovviamente solo quando si tratta di cibo buono e perfettamente conservato -precisa Lucchini-. Per esempio, il pescato sotto misura, che è contro la legge, ma una volta sequestrato non ha senso buttarlo. Meglio metterlo nei piatti delle mense per i poveri".
Per il Banco Alimentare, infine, il testo approvato dal Parlamento ha anche un valore educativo. "Assegna infatti alla Rai e al ministero dell'Istruzione il compito di promuovere la cultura del non sprecare e del riuso - conclude Lucchini -. Occorre fare anche prevenzione e ciascuno di noi può cominciare da casa propria".